
Viveva in sofferenza con il M5S, questo lo sanno tutti. La sua azione di far cadere il governo viene letta come una volgare leggerezza da parte del leader della Lega. Ma siamo sicuri di questo? Analizzando il percorso che ha portato alla rottura del governo gioalloverde e, repentinamente, ad un governo giallorosso con il colpo di fulmine improvviso dei grillini nei confronti dei suoi nemici politici, fa capire in sostanza chi è diventato il M5S.
Il movimento è stato occupato in gran parte da persone che prima militavano nei partiti di sinistra. Altri erano votanti del PD con interi nuclei familiari. Questo ha creato un disordine ideologico interno al movimento. Infatti, leggendo il programma del movimento, si denota subito la natura tutta di sinistra. Ogni cosa è stata scritta per impedire, come facevano altri partiti di sinistra prima di scomparire, il progresso e lo sviluppo dell’Italia.
In partenza il movimento era di fede antieuropeista, anti euro, contro l’Europa a tutti i costi, sovranista, poi all’improvviso, tutto ciò che ha detto Grillo dai palchi in tutta Italia, è diventata una “puttanata” colossale. Basta rivedersi i video dei comizi di Grillo e dei grillini di nuova generazione, per capire che il M5S ha tradito fino in fondo chi gli ha dato fiducia.
A parte ciò, Salvini ha tenuto i denti stretti ed ha digerito quello che gli veniva imposto dal movimento. Ma tutto parte dal voto in Europa per eleggere il commissario europeo. I voti dei grillini sono stati fondamentali per eleggere Ursula von der Leyen insieme al PD. Quindi quel movimento sovranista e antieuropeista, votava una creatura europeista molto vicina alla Merkel. Da qui è partito il tradimento del M5S, che in pochi mesi ha demolito la sua natura politica di antieuropa come andava gridando Grillo.
Salvini ha sopportato e si è impegnato a dare un decreto sicurezza che permettesse al paese di avere più sicurezza. Poi si passa al voto sulla Tav, e qui il movimento sfiducia il suo premier, perché non vota il provvedimento che anche Conte aveva ritenuto più costoso se non si facesse.
A questo punto Salvini ha posto fine al primo governo, con l’intenzione di rimodulare gli assetti politici del governo cambiando anche un numero consistente di ministri. L’errore di Salvini ma, soprattutto di Conte, è stato quello di non ragionare sull’eventualità di un cambio di direzione del governo. Conte ha dimostrato di non essere un grande leader e nemmeno un grande premier, e su questo aveva ragione il PD, peccato che oggi Conte è anche il premier del PD. Adesso succederà quello che è successo in passato: l’Italia non è più un paese di sinistra o con una buona scorta di sinistra, e questo governo è di sinistra. Il nuovo governo attuerà tutte leggi e politiche di sinistra, a partire dall’apertura dei porti come chiesto dall’Europa, di cui PD e M5S sono elementi fidati, sarà proprio sull’immigrazione che il Conte Bis si impantanerà del tutto e darà fora a Salvini. Sarà questo argomento, come anche quello delle tasse, che porterà Salvini ad essere più credibile di tutti, perché finora qualcosa in materia di immigrazione l’ha fatta. Tutti credono che sia stata un’azione sprovveduta quella di Salvini, ma a guardare bene, forse, ha dato più potere alle sue idee facendo uscire allo scoperto il M5S, e in queste ore lo sta dimostrando in pieno.
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