ROMA- c’è poco da dire sull’operato del governo Renzi, perché in fondo non ha fatto nulla per il paese, ma sta facendo tanto per le lobby e il clientelismo politico. L’ultima porca, ma forse la peggiore da quando è lui premier di questa nazione, arriva ieri con l’approvazione di un emendamento, battezzato “norma De Luca”. Questo emendamento prevede regole per i commissariamenti della sanità, consentendo di nuovo ai governatori di ricoprire l’incarico. Ciò significa che il controllato è anche il controllore. Una porcata di questo genere si vedeva solo ai tempi dell’affarismo politico della prima repubblica capeggiati da DC-PCI. Ma resta evidente che il PD non è altro che figlio di quel genere di politica e fa quello che un tempo facevano i partiti madre. Il relatore ha riformulato gli emendamenti Tartaglione (Pd) e Rabino (Ala), ribattezzato “norma De Luca”, prevedendo che ci siano verifiche ogni 6 mesi. A questo punto il presidente della Regione Campania, quindi, potrà diventare commissario della sanità ma a patto (per superare i rilievi del ministero della Salute, che non apprezza che controllato e controllore coincidano nella stessa persona) che ogni sei mesi si verifichi che il suo operato sia conforme ai piani di rientro e che la performance sui livelli essenziali di assistenza sia positiva.
Contro questa norma porcata del governo Renzi-Alfano Verdini, hanno votato compatte tutte le opposizioni: M5s, Lega, Sinistra italiana, Forza Italia, e Conservatori e riformisti. Una norma che porta il paese indietro ma, soprattutto, porta indietro col tempo la regione Campania. Una regione che ha una sanità allo sfascio e da sempre intorno ad essa gira un clientelismo spaventoso. Renzi continua nella sua opera clientelare senza preoccuparsi di nulla, come se questa nazione fosse sua e può fare quello che vuole.
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