Una vera e propria centrale per lo stoccaggio e la
trasformazione del rame e dei metalli in genere è stata scoperta dalla Polizia
Ferroviaria nel corso di un servizio mirato al contrasto dei furti di rame in
danno alle strutture ferroviarie, in occasione della 5^ giornata “Oro
Rosso”.
In Contrada Torrevecchia a Grammichele (Ct), gli investigatori della Polfer,
all´interno di un´area delimitata da una sbarra, hanno rinvenuto un notevole
quantitativo di cavi di rame, 22 carcasse di auto e parti di esse mentre, in
ambienti adiacenti, sono state scoperti dei macchinari per sguainare e
polverizzare le trecce di rame.
Infatti, il rame, consistente in circa 7000 Kg, per un valore commerciale di
circa 32.000 Euro, è stato ritrovato in diverse forme ossia con la guaina, già
sguainato, tagliato in spezzoni di diversa misura ed anche polverizzato.
L´attività, totalmente illecita in quanto priva delle necessarie
autorizzazioni, era gestita da tale F. F., un uomo di 45 anni di Grammichele
già in passato sottoposto a questa tipologia di controlli. Questi è stato
denunciato in stato di libertà per i reati di attività di gestione di rifiuti
non autorizzata e ricettazione in quanto non ha voluto fornire alcuna
indicazione sulla provenienza del rame presente.
Rispetto ai sequestri operati dalla Polfer nell´area catanese nelle scorse
settimane, in cui tutto il “processo di lavorazione” era gestito in
modo più artigianale attraverso, ad esempio, la bruciatura della guaina di
rivestimento del metallo conduttore, in questa circostanza la novità è
l´organizzazione quasi “industriale” del sito che di fatto si
avvaleva di macchinari quali il c.d. “mulino”, utilizzato per
sguainare e ridurre il rame in granulato e, per il cui utilizzo, è necessaria
un´apposita licenza che il denunciato non ha potuto esibire. L´attività
disponeva anche di una macchina sfila cavi, di una trancia cavi ed attrezzature
varie.
L´area è stata sottoposta a sequestro penale e sono in corso ulteriori
accertamenti per individuare la proprietà del rame anche se, già per gran parte
di esso, è stato possibile appurare che si tratta di trecce di rame in uso alle
ferrovie ed utilizzato per alimentare i passaggi a livello e collegare le
garitte e le stazioni. In particolare, alcuni spezzoni sono risultati
compatibili con quello asportato, recentemente, sulla tratta ferroviaria
Vizzini – Grammichele, mandando in tilt la circolazione ferroviaria nel sud-est
della regione.
La quantità di oro rosso e l´organizzazione dell´impresa illegale fanno supporre,
concretamente, che sia stata posta fine ad una centrale della ricettazione,
punto di riferimento per i predatori di rame per piazzare il metallo depredato
nella Sicilia Orientale.