
Siamo a ridosso della tornata elettorale per il referendum sul taglio dei parlamentari. Ancora una volta le smanie di qualcuno le pagano gli italiani. Per una tazzina di caffè all’anno di risparmio bisogna spendere milioni e milioni di euro per le elezioni. Tutto per togliere rappresentatività in parlamento. Sono gli sprechi della macchina pubblica, gli enti inutili comunali e regionali, troppi impiegati nella pubblica amministrazione, enti inutili come camere di commercio e gli ex uffici di collocamento, gli stipendi dei parlamentari, e tanti altri sprechi, che rendono la vita impossibile agli italiani. Ma nessuno li tocca, è meglio fare le cose più semplice tanto per farle, ma lì dove c’è il succo, dove veramente si possono risparmiare decine e decine di miliardi di euro, lì non si interviene.
Ormai in Italia si fanno referendum politici, che piacciono alla fazione politica del momento, che servono per capire la forza politica di chi li propone, ma la volontà di eliminare gli enormi sprechi che esistono in questo paese, non interessa a nessuno. Per una tazzina di caffè non vale la pene dare un calcio alla democrazia. Invece alla politica costa molto eliminare i veri sprechi che sono il mandante della distruzione psicologica e sociale degli italiani. Se si tagliassero tutti gli sprechi, in questo caso, gli italiani appoggerebbero in massa qualsiasi referendum che garantisca risparmi veri.
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