
NAPOLI-“Il Comitato, ritenendo che la riforma costituzionale Renzi-Boschi rappresenti un attacco grave ed intollerabile ai già deboli equilibri democratici di questo paese, invita tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche locali che si ritrovano su questa posizione a contribuire, ciascuno nelle proprie possibilità, a far emergere le ragioni per il NO al Referendum del 4 dicembre 2016. I membri del Comitato, infatti, sono convinti che il compito di modificare la Carta Costituzionale non possa essere affidato a questo legislatore targato Renzi-Verdini, evidentemente preoccupato di perseguire gli interessi dei soli gruppi di poteri forti, in linea con la peggiore politica economica di stampo europeo. In questi anni di governo, abbiamo avuto modo di comprendere come gli unici interessi perseguiti dalla frenetica attività legislativa messa in atto siano stati solo quelli di appannaggio delle banche, delle assicurazioni e dei petrolieri, mentre buona parte dei diritti dei lavoratori, conquistati con dure lotte sociali e politiche, sono stati eliminati o indeboliti. In realtà, questa riforma costituzionale non va oltre i meri proclami, non riduce significativamente “i costi della politica” e non determina un reale superamento del bicameralismo perfetto, non semplificando, oltretutto, realmente i procedimenti legislativi. Mentre, soprattutto se letta in combinato disposto con la legge elettorale attualmente in vigore, c.d. Italicum, ha un’evidente e preoccupante spinta autoritaria capace di minare quei pochi anticorpi democratici presenti in questo paese, uniche difese rimaste in favore delle minoranze e dei soggetti più deboli. Meccanismi democratici che, tra l’altro, in questo momento storico non possiamo permetterci di perdere essendo stati predisposti dai padri costituenti proprio per fronteggiare momenti simili, in cui le derive populiste e demagogiche possono negativamente determinare l’andamento del paese e dei suoi procedimenti legislativi. Non crediamo che l’alternarsi continuo e frenetico di tante leggi, che con questa riforma vuole essere agevolato, ci possa traghettare fuori da una crisi dovuta solo ed esclusivamente ad un’evidente responsabilità politica che si vuole aggirare ad ogni costo. Vogliamo un legislatore capace di approvare, anche se poche, solo leggi buone, frutto di una discussione il più possibile democratica e vogliamo che “queste” leggi siano destinate ad essere applicate e a durare nel tempo. Purtroppo, tale intento viene sicuramente mortificato da questa Riforma che, da un lato, sottrae al Senato l’elezione diretta dei suoi membri, riducendolo ad un luogo di amministratori nominati, così ulteriormente svilendo la partecipazione democratica parlamentare e, dall’altro, indebolisce l’istituto del referendum abrogativo – massima espressione dell’esercizio della sovranità popolare – alzando la richiesta di sottoscrizioni della proposta referendaria da 100.000,00 a 500.000,00. Sia chiaro che il COMITATO NAPOLI PER IL NO non crede che la nostra Costituzione del 1948 sia un tabù intoccabile; ritiene, infatti, che alcuni suoi aspetti vadano aggiornati e migliorati nel comune interesse, ma sicuramente non con le modalità, i contenuti e le forme imposte da questa riforma. In ogni caso, teniamo a sottolineare che non possiamo consentire che con il referendum del prossimo 4 dicembre l’attuale capo del Governo chieda la fiducia su se stesso andando, di fatto, ad alterare il dibattito necessario che dovrebbe accompagnare una Riforma Costituzionale di questa portata e, pertanto, ci sottraiamo a questa dialettica ritenendola improduttiva. Il Comitato, al fine di perseguire i dichiarati intenti informativi, si impegna ad organizzare eventi divulgativi di vario tipo, anche coordinandosi con associazioni e forze politiche varie, presenti sul territorio, in vista di un’assemblea pubblica che convoca, sin da ora, per il 24 novembre prossimo presso la Casa della Sinistra sita in Napoli alla via Del Carretto 26, dove, grazie ad interventi sia di carattere politico che tecnico si proveranno ad individuare e spiegare nel dettaglio le principali ragioni a sostegno del NO”. I sottoscrittori del Comitato:Giovanni D’Ambrosio,Roberto Braibanti,Tonino Scala, Marco Puglia, Mariantonietta Severino, Valeria Del Giudice, Adriano Esposito, Alfredo Marucci, Ornella Cristo, Antonio Cafasso, Antonio Miro, Carmine Gatto, Enrico Catalano, Maria Capozzoli, Federica Misasi, Gabriella Lenzi, Luigi Valentino, Maria Sabbatino, Orsola Guerriero, Paolo Panza, Mauro Buono, Francesca Tortora, Felice Consoli, Domenico Ferraiuoloe Salvatore Iorio.
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