
È inutile girarci intorno: non è il vaccino che può aiutare ad uscire da questo inferno, solo una cura certa ci permetterà di poter festeggiare. L’inizio della fase due è solo un tentativo per capire se siamo in grado di convivere con il virus. Nel frattempo il governo italiano ha elaborato una road map, un percorso a tappe da seguire passo passo per avvicinarsi in sicurezza alla Fase 4 ovvero alla fine della pandemia. I tempi sono molto lunghi, e non è l’immediato che ci porta fuori dall’epidemia. I criteri generali per uscire dal lockdown il 4 maggio sono ovviamente uguali per tutti: calo dei casi, prontezza dei sistemi sanitari, capacità di fare tamponi e di tracciare i positivi. Il trend di miglioramento richiesto è del 60 per cento. Una volta confermata questa condizione si deve accertare che sia stabilizzata. Il calo dei casi deve essere costante nelle ultime due settimane, l’indice di contagio, R zero, deve essere inferiore o uguale a 1 e non devono esserci focolai attivi sul territorio. Regione per regione. Insomma, per ora non si può parlare di libertà, semmai si può parlare di riavvio lento della macchina produttiva. Rispetto a queste norme, la sostanza per dire abbiamo vinto arriva solo dalla cura, che permette ai medici di trattare il covid come una semplice influenza. Il vaccino va bene, ma non tutti possono farlo, quindi solo la cura è la certezza matematica che abbiamo sconfitto il coronovirus.
Articoli simili: