Lo scacchiere della politica italiana si è sempre scagliato contro le partite Iva, quel tessuto produttivo che mantiene in piedi il bel paese. Sono 4 milioni le partite iva, grandi e piccole, che ogni anno riempiono le casse dello stato per mandare avanti al nazione. Senza di loro non ci sarebbe Italia. Un concetto difficile da capire sia da parte della classe dirigente sia da parte dei cittadini stessi.
Questi quattro milioni di soggetti costruiscono aziende, creano occupazione, mantengono aperte le banche, mantengono il parlamento italiano, mantengono tutti i servizi erogati ai cittadini, insomma, sono loro l’Italia. La politica, ovvero i politici, non sono nessuno senza di loro.
Le partite iva costruiscono, i politici distruggono. Non è retorica ma è la sacrosanta verità. Ogni volta che chiude una partita iva sono meno entrate nelle casse dello stato e operai che finiscono in mezzo ad una strada. La politica invece di aiutare li attacca in continuazione, li spinge alla disperazione più totale, li mortifica, li fa apparire come i truffatori dell’Italia additandoli come evasori. Loro subiscono in silenzio le invettive dalla classe politica italiana continuando a mandare avanti le aziende e pagando il 70% di tasse allo stato italiano. La politica non ha mai creato lavoro, anzi, si presta a distruggerlo grazie a leggi inappropriate che vanno sempre a colpire chi questo paese lo porta sulle spalle.