
ROMA – Solo il PD e qualche cespuglio, salvo sorprese dell’ultima ora, voteranno la fiducia all’esecutivo Cottarelli. Sarà il governo più breve della storia repubblicana, poiché non avendo la fiducia in parlamento si dimetterà un secondo dopo essere salito alle camere. Purtroppo il capo dello stato ha chiuso ad un governo politico che poteva fare il bene dell’Italia, poiché al centro aveva gli interessi dei cittadini, ed ha scelto un governo inutile che non potrà fare nulla.
Cottarelli sta tentando di costruire una squadra di governo corta. I nomi che circolano per questo esecutivo sono quelli Paola Severino ex ministro del governo Monti, Alessandro Pajno, già consigliere giuridico di Mattarella quando era ministro per i Rapporti con il Parlamento, il prefetto Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma, il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone (ma dal suo staff frenano e fanno sapere che il mandato all’Anac scade nel 2020). Giampiero Massolo, agli Esteri, e Enzo Moavero Milanesi, per gli Affari europei, ma potrebbe toccare anche a Elisabetta Belloni, prima donna segretario generale della Farnesina. Poi figura tra i nomi Annamaria Tarantola, Marta Cartabia, Lucrezia Reichlin, Giovanni Alleva, il rettore della Bocconi Guido Tabellini. L’Economia è probabile che Cottarelli mantenga per sé l’interim. Per la Difesa, infine, potrebbe essere chiamato l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di gabinetto di Mattarella quando quest’ultimo era alla guida di quel ministero.
Insomma un governo tutto in famiglia. Per fortuna che è un governo che dura solo qualche ora e dovrà gestire solo gli affari correnti, altrimenti per il popolo italiano si rivelerebbe una doppia falsa, dopo che il 4 marzo ha espresso la sua volontà di cambiamento.
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