
ROMA- Si è sempre saputo che il movimento cinque stelle ha molte anime politiche che provengono dal passato dei partiti vecchie e stravecchi. Nessuno aveva dubbi.
Infatti il caso dei migranti trattenuti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera ha fatto piombare il movimento in una disputa interna che già da diversi mesi muoveva i suoi fili. A guidare l’imbarazzo di parte del Movimento Cinque Stelle è stato per primo Roberto Fico. Il presidente della Camera si è messo subito di traverso sulla questione migranti usando quasi lo stesso stile dell’ex presidente della camera Boldrini, chiedendo al ministro Salvini di far scendere i migranti dalla nave diciotto. L’intervento di Fico ha provocato la risposta piccata del segretario del Carroccio: «Pensi a fare il presidente della Camera».
La prima a reagire, dall’interno dell’esecutivo, è stata Barbara Lezzi, ministro per il Sud, che non le ha mandate a dire a Salvini: «Nessuno deve dare lezioni alla terza carica dello Stato». Mentre i fedelissimi di Di Maio hanno rimproverato Fico. Freddo lo stesso vicepremier grillino: «Credo che Fico abbia tutto il diritto di esprimere la sua opinione, ma il governo resta compatto».
Insomma, esce fuori quella parte di sinistra del movimento che non fa bene al movimento. Proprio le politiche di sinistra negli ultimi quindi anni sono state il male peggiore per il lavoro e l’economia, usare la stessa ideologia in un movimento che si inspira al cambiamento, di certo non aiuta. Sono politiche obsolete che fanno rallentare ogni tentativo di cambiamento, perché somigliano a chi già le ha coltivate, ed ha perso.
Articoli simili: