ROMA- L’Italia è ripartita, dice Renzi. Gli italiani spendono troppo nella sanità pubblica, dice il ministro Lorenzin. Ma si, forse hanno ragione loro, perché avendo stipendi altissimi pagati dagli italiani non si accorgono di nulla. Invece chi si accorge che gli italiani stanno in difficoltà anche nelle cure mediche è il Censis che attraverso i dati dell’indagine “Bilancio di sostenibilità del Welfare italiano”, rivela che In Italia “nel 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria”.
Caspita, sia Renzi che la Lorenzin non se ne sono propria accorti, chissà a cosa tanno pensando. Secondo il Censis il quale le cause sarebbero le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e i costi proibitivi di quella privata. Gli italiani pagano “di tasca propria” oltre 500 euro procapite all’anno. “Il 53,6% degli italiani dichiara che la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga di tasca propria molte delle spese che un tempo venivano coperte dal sistema di welfare nazionale”. L’istituto di ricerca ha inoltre aggiunto che sono tre milioni gli italiani non autosufficienti, con una spesa annua per le famiglie di circa dieci miliardi. Secondo l’indagine, oltre 9 milioni di cittadini hanno effettuato visite specialistiche nell’ultimo anno nel privato a pagamento intero (2,7 milioni di questi sono persone a basso reddito). Puglia e Campania sono le due regioni in cui è più alto il ricorso agli specialisti privati. Gli italiani hanno infatti sostenuto nel 2014 uscite per servizi sanitari pari a 33 miliardi di euro, uno in più rispetto a un anno fa. Secondo l’indagine firmata dal Censis e da Rbm, l’Assicurazione specializzata proprio sulla salute, la priorità nel settore secondo le famiglia è proprio la richiesta di un intervento rapido sulle liste di attesa. Quello che preoccupa maggiormente gli italiani sono le lunghe liste di attesa nel servizio pubblico sanitario, causa maggiore della ricorsa al privato o alla totale rinuncia a curarsi.
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