
ROMA- Siamo alle solite, cambia il capo dell’Eliseo, e subito c’è un’incontro tra la Merkel e il nuovo inquilino dell’Eliseo. Questa Europa continua ad essere ostaggio di Francia e Germania, pare che solo loro hanno il diritto di poter decidere cosa bisogna fare. Emmanuel Macron vola a Berlino per incontrare Angela Merkel, e il duo di testa unito e con un obiettivo preciso: riformare l’Europa, sburocratizzarla, rifondarla “storicamente”. Ecco, loro vogliono e loro fanno, gli altri devono solo eseguire. Questa Europa è e rimane la maledizione per i paesi che vi sono entrati.
Come se niente fosse, come se dopo di loro non c’è nessuno, la Merkel e Macron usano espressioni inequivocabili per rendere evidente l’unità di intenti tra Germania e Francia: cooperazione, nuovo dinamismo nelle relazioni. Sembra che gli interessi della Germania sono legati a quelli della Francia. Come se la Germania sta bene se l’Europa sta bene, e l’Europa sta bene se la Francia è forte.
Ormai sembra scontato che l’asse franco-tedesco sia l’asse che mantiene in scasso tutti gli altri paesi che formano il cerchio euro. Una prepotenza che si traduce in supremazia economica nei confronti di chi invece non riesce a trovare equilibri interni per far ripartire l’economia. Guardiamo alla Grecia, che ormai sono ridotti in povertà. Come possiamo guardare senza timori all’Italia che, vive, una situazione che peggiora quotidianamente. Ma ci sono anche paesi come Portogallo e Spagna che hanno difficoltà evidenti. Insomma, mentre la Germania e la Francia si abbracciano e sono felici, gli altri paesi si abbracciano in un pianto desolante.
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