
È il periodo estivo, e come ogni anno non proprio tanti italiani si apprestano ad andare in vacanza. Molti hanno approfittato del bonus vacanze, ma limitando la permanenza. Ci sono molti fine settimane e per alcuni solo una settimana di ferie.
Non è come gli altri anni, l’epidemia ha messo in ginocchio proprio il settore turistico. Anche molte famiglie sono senza liquidità per permettersi una vacanza. Insomma, la situazione non è proprio di quelle rosee.
Al di là di tutto ciò, bisogna fare attenzione perché il virus esiste ancora e circola attraverso gli asintomatici. “Ai vacanzieri raccomandiamo responsabilità. Il virus circola e nel 27% dei casi viaggia con gli asintomatici. Non dobbiamo vanificare i risultati ottenuti abbandonando la responsabilità nei nostri comportamenti quotidiani“. L’avvertimento arriva dal presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli.
L’esortazione è quindi a mantenere “quelle scelte improntate alla massima prudenza che ci hanno portato fuori dalla situazione più difficile – riprende Locatelli parlando al “Corriere della Sera” -. Gli italiani si devono godere le vacanze, ma senza dimenticare cosa è accaduto in questi mesi”. E’ questa la posizione degli esperti del Comitato tecnico-scientifico, che si sono confrontati per quattro ore per elaborare le loro “raccomandazioni” al governo.
Dall’altra parte ci sono gli scienziati che replicano: “La curva epidemiologica non sta scendendo e va dunque mantenuto il distanziamento”. È una vacanza all’insegna della prudenza mista a paura, tant’è che sono molti gli italiani che stanno rinunciando alle vacanze. Il timore del contagio esiste e il luogo di vacanza è il posto dove non conosci chi ti sta a fianco. Inoltre, esiste il problema degli asintomatici che, suo malgrado, non accusano sintomi e non sanno nemmeno di essere positivi e possono infettare.
Il nuovo decreto che andrà in vigore il 10 agosto fissa diversi paletti sulle regole da tenere per le prossime settimane. Si va verso le riprese dei viaggi in mare con crociere organizzate, ma con nuove regole. No agli assembramenti nelle sale comuni e regole di bar, ristoranti, sale da gioco identiche a quelle a terra. Limiti per le escursioni, con misurazione della febbre in alcuni casi. Sulle discoteche gli esperti non cedono perché ritengono troppo alto il rischio derivante dall’assembramento. Una posizione già condivisa da Giuseppe Conte che aveva detto: “Per tornare a ballare, sudati e appiccicati, scambiandosi talvolta i bicchieri, si deve aspettare che il numero dei contagi diventi molto inferiore a quello attuale”. Stesso discorso per gli stadi. Il discorso cambia per le fiere, per cui gli scienziati danno parere favorevole, sia pur con prescrizioni molto rigide sugli ingressi, il contingentamento del numero dei visitatori, il distanziamento e gli eventuali punti di aggregazione nelle pause.
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