
ROMA – Quello che è successo in Valle D’Aosta deve essere preso da esempio dal PD, un assaggio di quello che potrebbe succedere alle prossime elezioni politiche. Ormai è diventata una prassi consolidata che, ovunque si presenta per una tornata elettorale, il PD esce super sconfitto. In Valle D’Asta è andato ben oltre: non è entrato nel consiglio regionale, col 5,39% è fuori. Il male del PD si chiama Matteo Renzi, ma nessuno dei Dem vuole capirlo. Il dopo voto delle politiche è stato gestito in malo modo. Tutti erano convinti che Matteo Renzi si fosse fatto da parte, invece se lo sono ritrovati di nuovo tra i piedi a decidere peggio di prima, e sta ulteriormente affossando il partito.
Stesso discorso vale per FI che, addirittura, è andato molto peggio del PD. Infatti la coalizione di centrodestra senza la Lega, è andata molto male raggiungendo un il 2,92%, che la dice lunga di come sia forte l’accoppiata FI-Fdi. Invece, dal canto suo, la Lega sfonda e porta in consiglio regionale sette consiglieri conquistando 17,06% dei consensi. Alle ultime elezioni regionali non si era nemmeno presentata. Quindi il discorso fatto col PD vale alla lettera anche per il centrodestra e, soprattutto, per FI che ormai non è più il partito di un tempo, ma da oggi si può dire che è diventato la stampella della Lega.
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