
Ci sono due modi di fare politica: il primo guardando con attenzione alle esigenze dei territori e lavorare per il territorio di appartenenza, secondo, lavorare per se stessi e per gli interessi del partito. Giovanni Zannini nel 2015 fu eletto in regione con soli 2600 voti grazie ad un mero calcolo di resti. Nei cinque anni nel consiglio regionale, Zannini ha lavorato assiduamente per il territorio d’appartenenza. L’impegno politico l’ha portato a far convergere su molte amministrazioni comunali risorse utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non a caso, nella presentazione della sua ricandidatura al consiglio regionale, tenutasi a Mondragone, sua città, Zannini invito tutti i sindaci che nei cinque anni hanno beneficiato del suo supporto politico al di là dei colori politici.
A urne chiuse, Zannini risulta rieletto nel consiglio regionale per i prossimi cinque. Non solo, il suo è un successo che va ben oltre ogni rosea previsione. 20.471 sono le preferenze che ha ottenuto con la lista del presidente, diventando il primo eletto della provincia di Caserta. Quindi lavorare per il territorio premia e come. Partiva con i 2600 voti del 2015 ed oggi nel 2020 si ritrova ad essere il più eletto di tutti nella sua provincia. I due modi di fare politica sono completamente diversi. Il primo da ossigeno e qualità alla vita dei cittadini, il secondo può anche rendere voti, ma alla fine non offre nulla al cittadino e, prima o poi, il regno politico finisce.
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