Confcommercio, un Natale triste che farà sentire la crisi dei consumiIn evidenza
ROMA-A ridosso delle festività del 2012 aumenta la percentuale degli italiani che ritiene che il prossimo Natale sarà certamente vissuto in maniera “molto” dimessa: sono il 66,4% contro il 53,5% che la pensava allo stesso modo con riferimento al Natale del 2011. Aumenta anche la percentuale di coloro che ritengono che il Natale 2012 potrebbe essere vissuto in una veste dimessa rispetto agli anni passati: sono il 29,0% rispetto al precedente 27,4%.

ROMA-A ridosso delle festività del 2012 aumenta la percentuale degli italiani che ritiene che il prossimo Natale sarà certamente vissuto in maniera “molto” dimessa: sono il 66,4% contro il 53,5% che la pensava allo stesso modo con riferimento al Natale del 2011. Aumenta anche la percentuale di coloro che ritengono che il Natale 2012 potrebbe essere vissuto in una veste dimessa rispetto agli anni passati: sono il 29,0% rispetto al precedente 27,4%. Di converso diminuisce in misura significativa la percentuale degli italiani che ritiene che il Natale 2012 non sarà diverso da quello degli altri anni: sono stati appena il 4,6% contro il precedente 19,1%.
L’idea che il Natale 2012 sarà vissuto in maniera “molto” dimessa prevale presso le donne, presso le fasce centrali del campione con riferimento all’età, presso coloro che hanno tra i 35 ed i 54 anni, ovvero presso la popolazione attiva, presso le famiglie, assai meno presso le persone più avanti con gli anni. Le maggiori difficoltà infine sono state registrate presso i residenti nelle regioni del Centro Italia e del Mezzogiorno, nonché presso i residenti nelle grandi aree metropolitane del paese.
Questo secondo i primi risultati di un’indagine sulle intenzioni di acquisto e il “sentiment” degli italiani realizzata da Confcommercio, in collaborazione con Format Ricerche, è la preoccupazione lo stato d’animo prevalente tra le famiglie a un mese dalle festività Natalizie. Quasi sette italiani su dieci, infatti, ritengono che il Natale 2012 risentirà fortemente della grave crisi economica in atto. A questo clima di scarsa fiducia, si associa l’aumento della percentuale di coloro che non faranno gli acquisti per i regali (dall’11,8% del 2011 al 13,7%), ma resta comunque molto elevata (86,3%) la quota di chi, invece, i regali continuerà a farli; e se per la metà degli italiani i regali di Natale rappresentano una spesa piacevole da affrontare, diminuisce la percentuale di chi considera questo tipo di acquisti una spesa di cui farebbe volentieri a meno (dal 42,5% al 31,2%), come a dire che aumentano coloro che cercano di compensare un minore investimento economico con un maggiore investimento emotivo, di autogratificazione; rispetto all’anno scorso, si registra in particolare l’aumento del canale Internet (+15,0%) per l’acquisto dei regali, diminuisce invece la propensione all’utilizzo de outlet (-13,9%). Infine, sono sempre i familiari più stretti i principali destinatari dei regali (per il 50,2%), mentre al secondo posto, prima di parenti, amici e colleghi di lavoro, il 41,4% ha dichiarato che il regalo lo farà a se stesso.
Aumenta nel 2012 la percentuale degli italiani che non faranno acquisti per i regali di Natale. La percentuale di coloro intenzionati a non fare gli acquisti per i regali di Natale nel 2011 era pari all’11,8%. In vista del Natale 2012 tale percentuale sale al 13,7%. Faranno al contrario gli acquisti per i regali per il Natale 2012 l’86,3% degli italiani. L’aumento della percentuale di coloro che hanno deciso di non effettuare i regali di Natale è più accentuata presso i residenti nelle regioni del Nord-Est e nelle regioni del Mezzogiorno. Poco meno di un terzo di coloro che effettueranno i regali di Natale, faranno i propri acquisti nel mese di novembre, ovvero o li hanno già fatti o li stanno facendo in questo momento. Si tratta del 28,9% del campione, una percentuale in aumento rispetto allo scorso anno, quando era risultata pari al 19,8%. Del restante 71,1%, ovvero coloro che effettueranno gli acquisti nel mese di dicembre, più della metà (il 37,5%) lo farà nei primi 15 giorni del mese, in diminuzione rispetto al 2011 (erano il 46,6%).
Diminuisce nel 2012 rispetto al 2011, la percentuale dei consumatori che considera gli acquisti per il Natale una “spesa necessaria, ma della quale farebbe volentieri a meno” (sono il 31,2% nel 2012 contro il 42,5% del 2011). Il 49,0% degli italiani considera i regali di Natale una spesa necessaria, che è piacevole da affrontare (erano il 45,8% nel 2011), mentre il 19,8% considera i regali di Natale una spesa del tutto inutile, ma che comunque deve essere affrontata. In sintesi la metà degli italiani fa volentieri i regali di Natale, mentre l’altra metà considera gli acquisti per i regali di Natale una spesa necessaria, quando non una spesa inutile. La percentuale di questi ultimi rispetto a 12 mesi or sono è aumentata dell’8,1%.