CASERTA-Non ci sono dubbi: Renzi molto probabilmente perderà le primarie a discapito della potenza lobbysta che c’è all’interno del PD, dove i vecchi politici che hanno fatto la storia negativa dell’Italia, non vogliono staccarsi dal potere acquisito in trent’anni. Stiamo dalla parte di Renzi perché con lui perlomeno si può ragionare sul futuro. Stiamo dalla parte di Renzi perché è riuscito a tenere testa all’assalto incredibile subito dall’establishment del suo partito. Hanno cercato di abbatterlo, di screditarlo, di delegittimarlo, di renderlo costume anziché politica. Gli attacchi subiti sono stati solo personali, ma lui non ha temuto nulla e nessuno, ed è riuscito a mobilitare la gente come pochi sono risuciti a fare finora.
Renzi ha dimostrato di avere le idee chiare su come superare la fase vecchia della politica italiana, che negli ultimi anni si è aggrappata all’antiberlusconismo come unica arma per vincere le elezioni e poi non poter governare. Renzi è più difficile da battere per il semplice fatto che attrae un’area moderata che Bersani non attrae. Renzi è l’unico uomo del centrosinistra post-comunista che ha aperto le porte ad un mondo nuovo di persone che pretende risposte concrete. Ha aperto la strada della socialdemocrazia liberale che in Europa e negli Stati Uniti c’è da sempre e che da noi non c’è mai stata. La rottamazione che Renzi propone non è quel balzello utile per dire qualcosa di diverso. Dice cose concrete e sono le aspettative di milioni di giovani che sono stati derisi dai vecchi politici che detenevano il potere e nessuno poteva entrarci. Renzi invece ha avuto il coraggio di sfidare la lobby del PD, invitandoli a farsi da parte. Renzi ha avuto un’idea di politica diversa: ha sconfitto il pregiudizio e non ha la cultura dell’inciucio come unica alternativa alla rivalità. Una parte delle sue proposte forse non ci convincono pienamente, ma di cose condivisibili ce ne sono molte: la semplificazione fiscale per le imprese, l’inversione del paradigma classico della sinistra per il quale il lavoratore ha più diritti del datore di lavoro, il divorzio breve. Per concludere, Renzi è l’uomo giusto per avviare una fase nuova nella politica italiana. È l’uomo capace di dire le cose come stanno realmente senza timore di fare un torto a qualcuno. Parla di cose concrete, e l’Italia oggi ha bisogno di uomini e idee concrete che superano lo schifo che oggi fa venire questa classe dirigente. Ecco perché abbiamo, come organo d’informazione, appoggiato le primarie di Renzi, ma lo faremo con chiunque si ispiri alla rottamazione di questo sistema di partiti e questi attuali politici che hanno distrutto l’Italia proponendo idee nuove che superino le vecchie.
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