Ilva: il silenzio della politica ha fatto il restoIn evidenza

TARANTO-Ora sono tutti bravi a dare suggerimenti e dire quello che si deve fare. In palio c’è il lavoro per migliaia di lavoratori del polo dell’acciaio più grande d’Europa. Ma l’Ilva, come stanno dimostrando le indagini della magistratura, era diventato un potere in mano alla

Ilva: il silenzio della politica ha fatto il restoIn evidenza

TARANTO-Ora sono tutti bravi a dare suggerimenti e dire quello che si deve fare. In palio c’è il lavoro per migliaia di lavoratori del polo dell’acciaio più grande d’Europa. Ma l’Ilva, come stanno dimostrando le indagini della magistratura, era diventato un potere in mano alla politica. Chi doveva vigilare non ha vigilato, e chi doveva mettere mano a provvedimenti per salvare l’acciaierie e salvaguardare la salute dei cittadini di Taranto, non l’ha fatto. Ora spunta, a pochi giorni dalla chiusura delle primarie, anche un tegola pesantissima sul candidato numero uno, Pierluigi Bersani. Una tegola che si chiama famiglia Riva, proprietari dell’Ilva, di cui Bersani ha preso 98mila euro di finanziamento elettorale. Tutto lecito, per carità, nulla di penalmente perseguibile, però parliamo dei proprietari dell’Ilva, quell’Ilva che, secondo la magistratura, ha inquinato la città di Taranto. Soldi che Bersani ha ricevuto nel 2006 dalla famiglia Riva, proprietaria dell’acciaieria sullo Jonio: 98mila euro di finanziamento elettorale legittimo ma vagamente sospetto e che ora qualcuno invita il segretario Pd a restituire. Sono passati sei anni, e solo oggi il PD invita a restituire? Una falsa che è malcostume della politica Italiana. Ieri i proprietari, legittimamente, perché si son visti sequestrare anche i lavorati, ha deciso di mettere un punto fermo sulla questione annunciando la chiusura totale degli impianti. Già l’acciaio prodotto dall’Ilva non è sufficiente, quindi siamo costretti ad acquistarlo dalla Germania e dalla Francia, ma c’è la Cina che incalza, e il fatto che l’Ilva chiuda bottega è una miniera d’oro messa nelle mani dei cinesi. In futuro, se chiudesse l’Ilva, siamo costretti ad andare prendere l’acciaio altrove poiché i politici italiani hanno fatto chiudere la nostra azienda dell’acciaio. Ieri sera Renzi ha dimostrato tanta furbizzia: “A quel privato – dice Renzi a Porta a porta – si è concesso troppo in nome dell’amicizia con politici di vario genere, soprattutto di Forza Italia”, ma è servito a Renzi per far intendere che lui non è un soggetto camuffato nei panni di un berlusconiano. Ma Renzi ieri sera ha fatto bene a dire delle cose che la gente di Taranto e i lavoratori dell’Ilva devono sapere. Il marciume che è girato intorno all’acciaieria adesso sta venendo fuori nella sua pienezza, e sembra che proprio tutti ci hanno sguazzato, quindi la politica è la prima responsabile.