ROMA-Quando qualcosa sta per finire uno lo sente, avverte quello stato d’animo che porta dritti al magone che ti fa sentire giù. Certo, sarà così per parecchi simpatizzanti e basisti del Pdl: quella creatura venuta fuori dal predellino a poche settimane dalle elezioni del 2008 che portò il centrodestra di nuovo al governo, sta per concludere la sua vita. Anche questa volta, alle porte di una nuova tornata elettorale, c’è in atto una nuova rivoluzione. Anche i più assidui elettori del centrodestra ormai sperano che altri soggetti, che non siano le stesse facce che hanno caratterizzata la vita del Pdl, diano vita a qualcosa che possa orientarli e convincerli a votare. Credo che però adesso le cose siano cambiate notevolmente. Negli ultimi cinque anni il centrodestra è stato ostaggio della lega nord, questo ha impedito al governo Berlusconi di portare avanti e attuare le riforme di cui aveva bisogno il paese. Alle porte di una nuova campagna elettorale, dove il Pd ha portato avanti le sue primarie con successo mettendo a confronto il vecchio e il nuovo, il Pdl si incarta su se stesso e crea le condizioni di una fine inevitabile. Il problema è che adesso la politica è come quella macchina che da parecchio tempo non gli cambi l’olio, quindi rischia di incepparsi. La politica ha bisogno di un cambio d’olio per evitare che possa incepparsi del tutto, quello che c’è e talmente vecchio che ormai non può più andare bene. Sperare che una nuova Forza Italia possa essere il colpo a sorpresa per rivincere le elezioni, è mera illusione di chi ci crede. L’elettorato di centrodestra è disorientato, confuso, amareggiato, quindi non è certamente propenso ad accettare altri colpi di testa del cavaliere. Nessuno crede a questo centrodestra, o meglio, nessuno crede più al Pdl e agli uomini del Pdl. È un sentimento diffuso che solamente chi fa giornalismo come noi sente ogni giorno. L’illusione che la gente possa ancora credere alle barzellette dopo che l’ultimo governo aveva la maggioranza più ampia che mai questa repubblica abbia fatto registrare, e non ha fatto quello che doveva fare, è da irresponsabili. Berlusconi può avere tutte le virtù di questo mondo, ma adesso non è più come una volta, il popolo italiano ha bisogno di risposte concrete che lo stesso governo Berlusconi non ha saputo dare. Il centrodestra è destinato a rimanere in panchina, come rimarranno in panchina altri soggetti politici che si illudono di essere i migliori, compreso il Pd. Il 50% degli italiani stufo di assistere alle solite promesse e alle solite coalizioni che hanno affossato l’Italia, ha deciso di non andare al voto. Il popolo, pur sotto forma di protesta, orienterà il voto altrove pur di non vedere mai più le solite facce nel parlamento italiano, perlomeno quel 50% di italiani intelligenti che non vuole più le lobby dei partiti continuare a farei giochetti per garantirsi il potere. L’Italia sta cambiando: centrodestra e centrosinistra non sono la soluzione ai problemi, hanno governato entrambi, ed entrambi hanno fallito. Ora riproporsi come l’alternativa credibile quando da un lato, il centrosinistra, propone la coalizione Pd, Sel e Psi, compreso altri minuscole aggregazioni, quindi uno schema già visto. Dall’altro lato, il centrodestra, propone la coalizione Pdl, Lega e altri cespugli, beh, il popolo mica è stronzo del tutto. Girerà le spalle al centrodestra, al centrosinistra, a Casini e compagni, e resterà a casa, poiché la proposta politica è vecchia e arrugginita e poco credibile per risolvere i problemi del paese.
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