Il problema dell’Italia è l’euro

È dal 2002 che conduco una battaglia personale contro l’euro. e vero, sono antieuropeista: questa Europa così come è stata creata non mi piace. Non posso farci niente, forse sarò l’unico, ma a

Il problema dell’Italia è l’euro

È dal 2002 che conduco una battaglia personale contro l’euro. e vero, sono antieuropeista: questa Europa così come è stata creata non mi piace. Non posso farci niente, forse sarò l’unico, ma a volte gli unici hanno ragione alla lunga. L’euro per quanto mi riguarda ci ha distrutto l’esistenza. Ha rovinato tutto quello che i nostri nonni e i nostri padri hanno creato per noi e per il nostro futuro. Poi intere classi dirigenti incapaci di governare hanno fatto sì che in Italia si arrivasse ad avere uno stato che non stato. La discesa in campo di Berlusconi ha destato una campagna mediatica contro di lui impressionante, tanto, forse, da intimorirlo visto che oggi chiede a Monti di guidare i moderati italiani.
Il punto non è Berlusconi, ma leggendo un pezzo su Telegraph, scritto da Ambrose Evans-Pritchard, mi è venuta voglia di gridare di gioia. Mi sono chiesto: vedi, non sei l’unico a pensarla male dell’euro, tu non sei nessuno, ma altri autorevoli personaggi dicono in linea di massima quello che tu hai scritto per un decennio. Parlavo da solo, e sì, questo euro mi toglie il sonno, e spero che sparisca il prima possibile. Pritchard parlando della situazione italiana ha puntato il dito contro l’euro come causa maggiore dei mali dell’Italia: “Roma dovrebbe lasciare l’Europa dell’unità monetaria. Una stretta di mano e tanti saluti”. Il pezzo di Pritchard fa notare un paio di dati. Citando poi uno studio della Bank of America, l’articolista chiarisce un punto: l’Italia, più di tutti gli altri membri dell’unione monetaria, avrebbe benefici lasciandola e tornando alle lire”.
È chiaro che queste affermazioni sono discutibili come sono le mie, ma è chiaro a molti italiani che i guai sono iniziati un paio d’anni dopo l’arrivo del farabutto euro, che ha rosicato tutto e tutti, distruggendo i risparmi di intere famiglie. Purtroppo nessuno in questa campagna elettorale dirà la verità al popolo italiano. Tutti si schiereranno dalla parte dell’Europa e dell’euro, in attesa che il paese muoia completamente. Lo sanno, ne sono coscienti, ma nessuno ha il coraggio di stringere la mano a l’Europa e dire basta. Forse resterò ancora solo a prendermela con l’euro, ma sono convinto che quando la povertà assoluta prenderà la stragrande maggioranza degli italiani, sarà troppo tardi, ma capiranno di aver sbagliato all’aver accettato in silenzio la disfatta.