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Grillo: legge di stabilità scritta da pazzi, la prima casa impignorabile e via l’ImuIn evidenza

ROMA – “Anche io sono per l’abolizione dell’Imu, quella sulla prima casa. Ma lo dico da almeno un anno. La prima casa – ha aggiunto – deve essere impignorabile come bene primario. Berlusconi quando dice queste cose non è più attendibile perché è come quando ha promesso un milione di posti di lavoro – così Beppe Grillo ieri sera a Reggio Calabria”.
La legge finanziaria per il 2013 si chiama Legge di stabilità. E’ scritto da dei pazzi in libertà scive dal suo blog Grillo. Chi la legge rischia l’insanità mentale. Un esempio tra i tanti, l’inizio del comma 11 dell’articolo “Finanziamento di esigenze indifferibili”: “Al fine di finanziare interventi di natura assistenziale in favore delle categorie di lavoratori di cui gli articoli 24, commi 14 e 15, del decreto legge 6 dicembre 2011, n, 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.214, 6. comma 2-ter, del decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14 e 22 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135… “. Ieri sera, la Legge è stata approvata dalla Commissione di Bilancio del Senato con le opportune modifiche dell’ultim’ora per amici, parenti, lobby e quant’altro. La scrittura del Testo pur nella sua oscurità montiana, nel suo stile kafkiano, nella sua neolingua propria dei burosauri, non riesce a rendere il minestrone legislativo di Rigor Montis del tutto intellegibile. Qualcosa trapela, dagli indizi si riesce a dedurre qualche dato. E quello che si capisce è sconvolgente. Tagli alla Sanità, articolo “Razionalizzazione e riduzione della spesa nel settore sanitario”, comma 2, ridotti di 600 milioni per il 2013 e 1.000 milioni di euro a partire dal 2014. Tagli necessari per finanziare l’editoria fallita, con un incremento di 40 milioni rispetto all’anno precedente, e l’inutile Tav in Val di Susa, con due miliardi e 200 milioni in 15 anni. I fondi per le Università sono stati incrementati di soli 100 milioni contro i 400 previsti e per risparmiare si spengono anche i lampioni, si torna ai secoli bui, articolo “Riduzione di spese delle pubbliche amministrazioni”, comma 25, punto a, “Spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne” per favorire la criminalità. Imperdibile all’articolo “Finanziamento di spese indifferibili”, comma 2, punto f, il “Fondo Speciale per lo Sviluppo della Banca per lo Sviluppo dei Caraibi per complessivi euro 4.753.000…”. Fondamentale per lo sviluppo economico del Paese l’avvio immediato delle gare per nuove sale da gioco per rimpinguare la finanza pubblica. Meno salute, meno istruzione, più cemento, più Stato biscazziere, più pennivendoli a pagamento. Questa è la finanziaria dello Statista che tutte le banche ci invidiano. Ci vediamo in Parlamento. Fuori o dentro sarà un piacere. Ps: I cittadini contribuenti, sono loro a pagare la Finanziaria, hanno diritto a un documento comprensibile, di non più di dieci pagine, con nuove spese, tagli e motivazioni in termini di ritorni sociali e economici di ogni articolo. Troppo complicato per il governo dei tecnici? –conclude.

Redazione

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