CASERTA-Anche l’anno 2012, ormai a termine, è stato un anno di intense attività operative ed istituzionali per i Vigili del Fuoco di Caserta. Esse hanno interessato i 3 compiti fondamentali assegnati per legge al CNVVF : Il Soccorso tecnico; la Formazione interna ed esterna e la prevenzione incendi. Tutte queste attività rappresentano quel sistema sinergico che orienta le attività a migliorare in termini generali i livelli di sicurezza sul territorio provinciale, e particolarmente la tutela dei cittadini, dei beni (sia del territorio civile antropizzato che industriale e agro-boschivo).
Il SOCCORSO
Nell’ambito del soccorso per quest’anno 2012 gli interventi effettuati da gennaio ad oggi hanno superato complessivamente le 8.000 erogazioni, ove oltre il 47% per incendi, secondo la sintesi in tabella di cui appresso:
Molti sono stati gli interventi svolti e che sono deducibili dal prospetto di cui sopra e tra questi ne estrapoliamo alcuni di particolare rilevanza come di seguito:
1) Ad inizio anno 2012 (09/01/2012 ) c’è stato un Grave incendio presso uno stoccaggio balle di rifiuti situato nel territorio di Villa Literno. Per lo spegnimento sono state impegnate 10 squadre vf per complessivi 50 uomini che hanno lavorato continuativamente per 2 giorni, compresa la notte;
2) Nel mese di Febbraio (dal 3 al 23) è stata fronteggiata una emergenza neve di carattere nazionale che ha colpito l’alto Casertano nelle montagne del Matese. L’emergenza ha impegnato 893 uomini e 251 mezzi di soccorso, corrispondenti a circa 5334 ore di lavoro delle squadre (vedi Dettagli attività in allegato)
3) A metà aprile (17/04/2012) per oltre tre giorni continuativi 23 squadre VF sono state impegnate per lo spegnimento delle balle di rifiuti solidi combustibili detenuti presso un grosso stabilimento ubicato nella periferia del territorio del comune di Bellona;
4) A metà anno 2012 (18/06/2012) un incendio di un grosse dimensioni ha coinvolto un capannone industriale del polo calzaturificio di Carinaro. Per lo spegnimento sono state impegnate tre squadre VF di Caserta e una VF di Salerno;
5) In Autunno (16/10/2012 per 2 giorni continuativi) un incendio di eco-balle presso una discarica di S. Tammaro per una durata di due giorni impegnando sei squadre VF di Caserta e tre di Napoli;
6) In pieno autunno (dal 27 al 31 ottobre 2012) a seguito di avverse condizioni atmosferiche con temporali e tromba d’aria sono stati effettuati numerosi interventi sul territorio costiero domizio e particolarmente nel comune di Castel Volturno, ove le squadre che hanno operato per circa una settimana hanno rimosso le situazioni di pericolo provocate dell’abbattimento di svariati alberi e conifere. Per le operazioni svolte dal personale VF il Comune di Castelvolturno ha voluto testimoniare l’impegno del Comando con un riconoscimento (encomio) per l’impegno prestato a risolvere le tante necessità dei cittadini.
7) Diversi interventi per incidenti automobilistici hanno sottoposto a dura prove le abilità professionali delle diverse unità uin possesso di specifiche abilitazioni e particolarmente delle tecniche SAF/Speleo alpine Fluviali che hanno in alcunbi casi consentito il recupero di persone rimaste intrappolate in zone impervie, come nell’ultimo caso avvenuto in data 26/10/2012 nel comune di Baia Latina, ove a seguito di incidente l’auto, con le persone all’interno, è finita su un forte pendio irraggiungibile con le tecniche ordinarie. I SAF grazie alle specifiche tecniche hanno tratto in salvo i due malcapitati occupanti il veicolo.
8) Anche le missioni per la ricerca di persone scomparse ha visto forte l’impegno nelle diverse attività sul territorio locale, provinciale e Regionale, mediante l’unità cinofila “MAYA” (una cagnetta meticcia che somiglia ad un pastore tedesco) che sta dimostrando un grande talento
9) l’attività di Assistenza e supporto con interscambio interistituzionale è stata svolta ad ampio raggio in diverse attività quali ad es. rimozione ordigni bellici, demolizioni per abusivismo edilizio; ricerche di armi ed ordigni nascosti e tante altre, con la partecipazione di Militari, Forze dell’ordine e forze di polizia.
Le Emergenze nazionali anche quest’anno non sono mancate, tant’è che siamo stati impegnati a maggio per il Sisma in Emilia e ad ottobre per alluvione a Grosseto.
LA FORMAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Oltre ai numerosi corsi interni ai Comandi che si organizzano per la preparazione, l’addestramento ed il mantenimento delle abilità del personale operativo dei VVF, si è realizzato molto in termini di Sicurezza all’esterno, sia col il progetto della Divulgazione della Cultura della Sicurezza che con il progetto Sicurezza Infanzia. Le diverse attività vedono il coinvolgimento di diverse figure professionali del Comando di Caserta che de Comando di Napoli.
In termini di sicurezza esterna è molto importante ed intensa la formazione del personale addetto antincendio delle Aziende, degli Enti ove sono soggetti alle norne del T.U. sui luoghi di lavoro. Particolarmente intensa è stata la formazione del personale dell’ASL CASERTA che oltre alla formazione di svariate centinaie di figure di addetti antincendio, si è avviato anche un percorso esercitativo e formativo anche per i Dirigenti delle strutture Sanitarie e per i tecnici degli Uffici di progettazione e gestione delle strutture e presidi ospedalieri in genere.
E’stata effettuata anche la formazione specialistica di oltre 120 ore per gli architetti che si professionalizzano nelle disciplina della Prevenzione Incendi per l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
Analoghi corsi sono in progettazione per l’anno 2013, con tutti gli ordini e collegi professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti) , e si spera possano attivarsi anche le altre categorie di professionisti come gli Agronomi ed altre.
Si è dimostrata molto interessante, anche a carattere regionale, la diffusione della Cultura della sicurezza mediante attività seminariali e convegni trattanti la prevenzione incendi (un seminario ad Aprile ed un altro a novembre) tenuti da autorevoli Relatori Nazionali, in concomitanza delle innovazioni normative in materia. Intensa è stata la partecipazione di professionisti ed Tecnici degli Enti, con una partecipazione media di circa 800 persone per ciascun evento organizzato dal Comando Vigili del Fuoco d’intesa con gli ordini e collegi professionali.
Altri seminari tenutosi presso la Prefettura a metà anno hanno interessato argomenti come lo “Sportello Unico alle attività produttive (SUAP) e la diffusione della sicurezza dei lavoratori Immigrati che operano sul nostro territorio.
Il punto di forza e strategico alla sicurezza, è stato e sarà nel futuro quello della Formazione ed informazione della Cultura della sicurezza fatta sia nelle scuole di ogni ordine e genere, con ampia partecipazione e contatto con i bambini e con i giovani. Il Progetto Scuola Sicura, sulla scorta delle iniziative promosse dagli enti ed in parte dalle scuole, sta dando forte impulso alla sicurezza, e per alcuni comuni, come ad es. quello di Castel Volturno, si sta sviluppando un progetto di maggiore complessità che sta portando in tutte le scuole, dall’Infanzia fino alle superiori, anche il Tema della Legalità, della Importanza della Raccolta differenziata, ove i vigili del fuoco hanno dato contributi trasmettendo quelle nozioni sui rischi all’ambiente ed alle persone a causa dei Roghi ed incendi dei Rifiuti, una delle tristi realtà del nostro territorio, che nonostante l’impegno istituzionale, il fenomeno è tristemente in aumento.
La Sicurezza dei BOTTI, rischi e Consigli per l’Uso per limitare le conseguenze
Proprio nell’attuale periodo di festività natalizie e di fine anno appare d’obbligo affrontare anche questa materia che ormai, nonostante gli sviluppi normativi per produttori, detentori e venditori, le casistiche incidentali evidenziano che una forte utilizzazione di fuochi e spari artificiali, che provocano incidenti che no tendono a diminuire.
La pirotecnica, arte di fare i fuochi artificiali graditi nelle feste, impiega come materia prima più la Polvere Nera (“farina” detta polverino) a cui possono aggiungere differenti altre sostanze, che ne modificano le proprietà ed in particolare la velocità di combustione.
I tradizionali botti di capodanno, proprio per le caratteristiche della polvere nera, se mal usati, provocano danni alle persone e principi d’incendio che creano situazioni pericolose e spesso anche distruttivi di cose ed edifici.
Il centralino del 115 dei vigili del fuoco, infatti, subito dopo la mezzanotte, dell’ultimo dell’anno viene intasato da decine di telefonate che richiedono soccorso per gli incendi dovuti ai festeggiamenti. Le squadre sono quindi fortemente impegnate per tentare di contrastare gli incendi provocati, e spesso queste non sono sufficienti a contrastare le numerose ed improvvise richieste dei cittadini che sono anche coinvolti con gravi infortuni ed ustioni gravi.
Nelle città ci sono quindi molti interventi dei vigili del fuoco nella prima mezz’ora dell’anno nuovo, e mentre la stessa città festeggia il nuovo anno i pompieri fanno un intervento al minuto per domare “il fuoco dei festeggiamenti “.
Mediamente su tutto il territorio nazionale nella prima ora dell’anno nuovo si affrontano oltre a 1200 interventi da parte dei vigili del fuoco.
L’uso sbadato ed inconsapevole dei fuochi d’artificio provoca decine di principi d’incendio lungo le vie, nelle piazze, nelle abitazioni sui terrazzi e balconi. La strada, terra di nessuno per decine di minuti, subisce una pioggia di fuoco che innesca incendi di bidoni dell’immondizia, di auto, di teli, di verande di ristoranti, di sterpaglie o foglie secche, e anche cespugli ed addirittura di automobili.
Ma non è solo la strada a subire l’attacco del fuoco, gli effetti dei fuochi d’artificio si fermano prima su balconi e tende dei vicini di casa spesso inconsapevoli del pericolo.
Ultimo, ma spesso più grave rischio è l’utilizzo dell’artificio pirotecnico in casa o l’accidentale rientro dell’effetto pirotecnico nell’abitazione dove si sta festeggiando, con un conseguente innesco di un principio d’incendio di tende, arredi, addobbi natalizi e un successivo incendio dell’appartamento che oltre a distruggere tutto può arrecare danni alle persone che sono all’interno, fino a provocarne addirittura la morte.
Per percepire meglio il pericolo derivante dall’utilizzo dei fuochi d’artificio occorre fare una considerazione tecnica:dentro gli artifici pirotecnici ci sono normalmente tre componenti, il combustibile (carbone), il comburente (materiali che contengono ossigeno) e additivanti per gli effetti pirotecnici (metalli), questi tre appena innescati reagiscono fra di loro e con l’ossigeno dell’aria generano una combustione più o meno veloce, i cui effetti, oltre a quelli tradizionali del calore, della fiamma luminosa e del fumo, possono essere la generazione di un onda d’urto chiamata “botto” (sovrapressione e suono) e la colorazione delle fiamma e dei fumi.
Occorre tenere presente che non c’è molta differenza (se non nella velocità con cui avviene il fenomeno) fra un fuoco/ incendio ed un’esplosione.
Ad es. una torcia pirotecnica che gocciola fiammelle ha una combustione lenta, quindi di per se se ben usata crea pericoli e rischi meno gravi; diversamente un fuoco d’artificio che ha una combustione più veloce, esplode e per questo incrementa notevolmente i rischi e la pericolosità, tantè che questo va usato solo all’aperto ed in spazi liberi senza confinamenti.
Quindi il vero problema di noi tutti utilizzatori di fuochi è l’inconsapevolezza sulla pericolosità dei botti di Natale ed ancor più sull’utilizzo spropositato in ambienti chiusi o in spazi liberi non bonificati o con presenza di elementi e materiali limitrofi che rischiano di incendiarsi a causa degli effetti dello scoppio.
Occorre sempre tenere presente la pericolosità dei fuochi: vale la pena quindi affrontarla, considerato che per festeggiare e salutare l’arrivo dell’anno nuovo non è “indispensabile usare i Fuochi”.
In ogni caso le accortezze da tenere nell’utilizzo dei fuochi pirotecnici sono diverse e di seguito si elencano alcune semplici regole per ridurre o eliminare il rischio.
Regole Principali per i botti sicuri.
Come conservarli:
Come utilizzarli:
Sperando che queste indicazioni e consigli possano essere utilizzati, quest’anno si spera che la cronaca, dalla sala operativa 115 dei Vigili del Fuoco, della prossima notte di capodanno dica:
i fuochi per la prima volta sono stati quasi assenti e quindi non ci sono stati ne danni ne vittime, diversamente a come si è ormai abituati a sentire ogni anno: è andato a fuoco di tutto (tende dei negozi e di balconi o terrazzi, addobbi natalizi, bidoni dell’immondizia, automobili posteggiate in strada), tutti materiali centrati da un petardo. O anche diversi incendi all’interno di alloggi probabilmente provocati da botti fatti esplodere volontariamente dentro casa e tanti altri disastri e danni che potevano essere evitati.
SINTESI ATTIVITA’ EMERGENZA NEVE CASERTA FEBBRAIO 2012
Il Comando VV.F. di Caserta, nel periodo 03-23 febbraio 2012 ha dovuto affrontare sul territorio Provinciale e prevalentemente sulle zone montuose dell’alto Casertano un’emergenza neve, che in campania e sul territorio casertano non si verificava dal lontano GENNAIO 1985 (oltre 25 anni).
I comuni più colpiti con spessore di punta di circa 2 metri di neve sono stati quelli dell’alto matese e particolarmente nei Comuni di ROCCAMONFINA e frazioni, S.GREGORIO MATESE, LETINO, GALLO MATESE, CONCA DELLA CAMPANIA,TEANO.MARZANO APPIO.
In questo modo è stata consentita sia la viabilità pedonale dei nuclei abitativi che la circolazione essenziale in alcuni tratti all’interno dell’abitato.
In tale fase sono stati costituiti n°2 Nuclei operativi costituiti da n° 6 untà ciascuno, con relativi mezzi movimento terra e mezzi a trazione integrale, come segue:
– 1° Nucleo (3 permanenti e 3 VD nei turni A/C)
– 2° Nucleo (3 permanenti e 3 VD nei turni B/D)
Nel corso dell’emergenza hanno operato sia mezzi del CNVVF che, limitatamente ad alcuni casi, mezzi privati messi a disposizione dai Comuni, e particolarmente dal Comune di Roccamonfina che ha messo a disposizione un mezzo con piattaforma aerea che ha operato per circa 40 ore complessivamente. Tale mezzo ha supportato la squadra VF impegnata a rimuovere strati di neve e ghiaccio sui tetti delle case, alberi pericolanti e/o caduti, nonché verifiche statiche e assistenza varie. Nelle zone montane ad alta quota, e particolarmente nelle zone isolate oltre i 1000 mt di altezza s.l.m. si è anche intervenuti per n°3 volte con l’elicottero VF 206 del Nucleo di Pontecagnano (SA).
I Mezzi movimento terra (1 Terna e 3 Bob Cat) sono stati impiegati per il ripristino di viabilità delle strade bloccate sia nelle zone urbane che in quelle periferiche che portano in alta montagna e/o in zona isolate. In particolare si è operato anche per diverse giornate nel comune di S.Angelo di Alife e di Piedimonte Matese ove ci sono voluti diversi giorni per sgomberare gli ostacoli (neve ed alberi abbattuti dalla neve) che impedivano la percorribilità della strada interpoderale per Ferracciano, ove c’era un’azienda agricola isolata da giorni.
Un particolare e significativo intervento è stato organizzato e coordinato in compartecipazione con un velivolo dell’Esercito dotato di verricello, mediante il quale con nostro personale SAF abilitato 2B si è riusciti ad intervenire a Capriati al Volturno su una condotta idraulica alimentante una centrale idroelettrica di significativo interesse per il funzionamento di diverse reti elettriche del centro e Sud Italia.
Infine, a termine delle operazioni in Piedimonte Matese, nella citata località di Ferracciano, in alta montagna (circa 1.100 mt s.l.m.), in un abitato annesso all’azienda agricola isolata da circa 15 gg., è stato effettuato un intervento (con l’ausilio dell’eliambulanza 118) che ha consentito, dopo aver raggiuto a piedi l’abitato, il recupero di due anziani pastori che versavano in precarie condizioni di salute.
Nel corso dell’emergenza, conclusasi alle ore 20,00 del 23 Febbraio 2012, sono stati espletati. 251 interventi, con 893 Uomini e 251 mezzi per un totale di 533 ore impegnate.
In allegato si riportano: prospetti delle attività svolte, gli uomini e mezzi impiegati nonché alcuni grafici di riepilogo sull’attività operativa.
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