ROMA-Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando in “Il Rompiballe” di Francis Veber e con Renato Marchetti, Fausto Sciarappa, Stella Egitto, regia di Andrea Brambilla. Francis Veber regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese. Giornalista, poi romanziere, iniziò a scrivere sceneggiature per il cinema nel 1969 (Appelez-moi Mathilde, per la regia di Pierre Mondy). Successivamente ha diretto numerose commedie teatrali e cinematografiche. I suoi lavori più celebri sono La capra (1981), Les compères – Noi siamo tuo padre (1983), La cena dei cretini (1998) e L’apparenza inganna (2000). Nelle sue sceneggiature, sono ricorrenti tra i protagonisti i nomi di François Pignon e François Perrin. Il rompiballe è considerato un capolavoro della drammaturgia comica mondiale. Da questo testo teatrale sono stati tratti due film di grande successo: L’emmerdeur di Molinaro con Lino Ventura e Buddy Buddy di Billy Wilder con Jack Lemmon e Walter Matthau.
In una stanza d’albergo, Ralph, un killer professionista molto quotato nel suo ambiente, serio, meticoloso, che ha sempre rispettato alla lettera ogni contratto, sta per portare a termine la “missione” più importante della sua vita. Tutto è stato predisposto fin nel minimo dettaglio, ma il malvivente non ha fatto i conti con il destino che gli appioppa come vicino di stanza tale Francois Pignon, imbranato vulcanico instancabile pasticcione….
Il regista commenta così l’opera: quando Pignon si muove è peggio del classico elefante in una cristalleria. Ora si tratta, nell’apprezzare l’opera, di gestire “la cristalleria” ma soprattutto “l’elefante”. Muovendosi ingenuamente in modo goffo, l’Elefante non può rompere qualsiasi oggetto gli capiti; lui è troppo abile nel cercare ed individuare cosa rompere per esasperare al meglio la malcapitata Cristalleria.
Pignon è forse più egoista che in altre circostanze; il risultato però è pur sempre comicamente bambinesco, grazie all’ingenuità spontanea di un uomo per cui “due più due…fa sempre quattro”, chiunque faccia i conti.
La forza del Rompiballe è riuscire a rappresentare una forma di realtà che per molti sembra non esistere, tanto sembra forzata. Come diceva Shakespeare “Tutto il mondo è teatro, uomini e donne nient’altro che attori”.
Lo spettacolo è in scena presso la Sala Umberto, via della Mercede, in Roma. Inoltre è prevista una serata “speciale” per la sera di Capodanno, con buffet, cotechino, lenticchie e brindisi con gli artisti prima dello spettacolo.
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