Ai cittadini mancano i mezzi per difendersi contro lo stato

ROMA-Ormai lo stato non è più il garante del cittadino, al contrario è diventato il nemico numero uno dei cittadini. Ma lo stato sono i politici, ed essi, comunque, continuano a sentirsi forti dell’appoggio dei cittadini. La contraddizione è enorme. A volte non si piega come mai i cittadini per strada balbettano, e poi una volta nelle urne continuano a fare il piacere all’amico vicino all’amico del politico, senza mai spezzare quella catena che tiene unite queste due contraddizioni.
Non si capisce perché il cittadino continua a subire tollerando qualsiasi atteggiamento strafottente che i politici che continuano a sentirsi forti e si continua ad ascoltare continuamente dalle bocche di chi ha provocato il disastro “noi siamo i migliori e il popolo ci voterà”. Come se quello che hanno fatto finora per distruggere l’Italia il popolo glielo consente e possono continuare a fare ciò che vogliono.
Ma non è così. I politici tutti si sentono forti del fatto che istituzioni per difendere il cittadino ci sono, e vanno ben oltre il territorio italiano, ma non possono farlo. Parlo della corte costituzionale europea per i diritti dell’uomo. Giungere lì con una denuncia per truffa ai danni dello stato italiano significherebbe far cambiare molte cose. Lì si difende il diritto dell’uomo in base alla costituzione europea e quella dei paesi dell’Europa, quindi significa che la nostra costituzione ci difende benissimo, soltanto che non viene applicata dai politici italiani tutti. Purtroppo non tutti i cittadini sono fortunati ed hanno i mezzi economici per difendersi dinanzi alla corte costituzionale europea, ciò rende forte i politici italiani, che possono continuare a fare quello che vogliono a discapito delle esigenze dei cittadini senza che essi possono difendersi. Ed hanno anche la faccia tosta di ripresentarsi di nuovo alle elezioni per continuare a fare ciò che hanno sempre fatto: ingannare il popolo italiano.