C’erano una volta le piazze: solo Grillo le riempie

ROMA-Sin dall’inizia ho detto che questa in corso è la campagna più schifosa della storia repubblicana. I fatti mi danno ragione. I politici in corsa per far vincere il partito, poiché le preferenze non ci sono, vivono una sorta di sindrome da campagna elettorale: dicono tutti la stessa cosa. I programmi sono una sorta di fotocopia passata in mano in mano. Nessuno dice a chiare lettere nel concreto cosa si può fare.
Altro dato esaltante: questi signori non se li beve più nessuno. Ce veramente da restare stupiti quando si entra nei dibattiti di presentazione dei candidati. Ci sono a malapena poche persone e tutti rigorosamente appartenenti ai vertici locali del partito. Massaie, casalinghe,operai,imprenditori,artigiani,commercianti,studenti,disoccupati,cassintegrati, beh, di questa gente comune nemmeno l’ombra. Questo per quanto concerne i partiti storici e tutti quei movimenti che hanno al loro interno partiti e partitini che hanno formato la prima e seconda repubblica.
Cosa diversa invece sono i comizi elettorali del M5S che Beppe Grillo sta portando in giro per l’Italia. Ebbene, in questo caso, prima di tutto Grillo usa le piazze, unico luogo democratico di confronto. I partiti storici e i leader storici, si chiudono nei salotti buoni della città: cinema, teatri, sale di Hotel, Grillo no. Grillo usa le piazze e le riempie a dismisura. Che bella differenza, che soddisfazione a vedere la piazza piena zeppa di, Massaie,casalinghe,operai,imprenditori,artigiani,commercianti,studenti,disoccupati,cassintegrati. Queste sì che sono soddisfazioni: sapere che davanti a te hai la gente comune, che ha bisogno di ascoltarti e capire se si può fidare di te. Credo che i sondaggi sono tutti falsati da numeri inconsistenti, se la gente che c’è nelle piazze del M5S confermasse il voto come sono presenti nelle piazze, allora credo che alla fine, ad urne chiuse, in Italia ci sarà una bella sorpresa che farà rabbrividire l’Europa.