La parte più povera del nostro paese, 12 milioni di persone, di cui nessun partito se ne occupa dopo la morte di Enrico Berlinguer. Enrico era molto chiaro: per lui i lavoratori e la gente povera erano il suo impegno politico. A lui non interessava il potere politico per interessi diversi da quelli citati. Dopo la sua morte tutti gli ideali di sinistra sono caduti nel vuoto precipitando in un burrone e sepolti.
Non esiste più la sinistra, come non esiste più la destra. Esiste solo una politica senza testa e ne coda, dove chi la gestisce non ha nemmeno le capacità da statisti per poterlo fare. Oggi esiste una frattura insanabile tra la politica e il cittadini. Naufragati i buoni propositi del M5S, oggi la speranza di votare qualcuno che risolva sul serio i problemi della gente, è finita del tutto.
Quei dodici milioni di persone citate, attendono risposte dalla politica, ma esse non sono arrivate finora e mai arriveranno. I partiti sono impegnati a trovare consensi dopo cinque anni di disastrosa legislatura. Trovarli tra chi ha bisogno, è molto facile, ma interessarsi dopo dei bisogni di chi lì ha votati, sarà difficile. È dalla morte di grandi statisti che il paese Italia ha iniziato una grande corsa verso lo sfacelo. Oggi esiste solo una politica chiacchierona senza grandi statisti a guidarla. Manca l’essenziale per risolvere le sorti di una nazione che sta precipitando nel baratro. Siamo solo pieni di debiti e senza lavoro.