Caserta, rifiuti: che disastro!!! Che populisti sono i politici
CASERTA-Sapete chi sono i veri populisti? I politici. Infatti se si guardano i fatti dei rifiuti si capisce che sono diventati la seconda arma in mano alla classe dirigente per accaparrarsi i voti. Appena si insedia una nuova giunta comunale, la prima cosa che fa cerca di fare politiche in direzione dei rifiuti, dopo, chiaramente aver fatto la campagna elettorale sui rifiuti.

CASERTA-Sapete chi sono i veri populisti? I politici. Infatti se si guardano i fatti dei rifiuti si capisce che sono diventati la seconda arma in mano alla classe dirigente per accaparrarsi i voti. Appena si insedia una nuova giunta comunale, la prima cosa che fa cerca di fare politiche in direzione dei rifiuti, dopo, chiaramente aver fatto la campagna elettorale sui rifiuti. Quindi, morale della favola, i populisti della politica fanno buon uso della questione rifiuti, perché alla fine niente cambia. Oltre, chiaramente, alla questione lavoro, altro capitolo succulento in mano ai politici. Due binomi che pochi gradiscono la risoluzione definitiva: dopo che cavolo diciamo in campagna elettorale per illudere i cittadini. Ed ecco che anche in questa campagna elettorale i rifiuti, insieme al lavoro, da centrodestra a centrosinistra, sono l’arma di persuasione offerta ai cittadini di questa provincia. È vero che siamo abituati a sentire “stronzate”, però a tutto c’è un limite. Ieri ennesimi arresti in merito ad un’inchiesta che colpisce il consorzio unico di bacino. Quarantacinque avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a carico di dipendenti e ed ex amministratori del Consorzio Unico di Bacino. I provvedimenti riguardano il noleggio a ditte esterne dei mezzi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’indagine rappresenta un filone della maxi-inchiesta sul Consorzio che ha già portato all’emissione da parte dei pm Silvio Marco Guarriello e Antonella Cantiello di 201 avvisi di garanzia. Avete capito bene: 201 avvisi di garanzia, ma che è, la guerra. La politica intorno alla questione rifiuti ci gioisce, l’hanno causato loro il disastro. Intorno ai rifiuti si fanno le più belle propagande politiche sia per le elezioni comunali, provinciali, regionali e, adesso, anche quelle parlamentari. Fateci caso: tutti i leader hanno visitato la Campania più di una volta in questa tornata elettorale, mica perché siamo belli o simpatici, no, la regione Campania determina di molto l’assetto al senato, quindi trombarci con le chiacchiere è un modo per avere in cambio i voti utili per ottenere una maggioranza al senato. Tutti a promettere come ai tempi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano lavoro, risoluzione del problema rifiuti, debellamento della camorra, insomma, le promesse che ascoltiamo dal 1970. Il problema che i rifiuti restano, il lavoro non c’è, e la camorra impera. Ciò significa che se qui restiamo in condizioni pessime, alle prossime elezioni l’argomento di propaganda c’è sempre. Vi do un consiglio, smettetela con le solite promesse e chiacchiere da mercato: costruite i termovalorizzatori, i rifiuti vanno distrutti in termovalorizzatori di ultima generazione che non inquinano e non creano nessun danno. Il danno maggiore è causato dalle tante emergenze rifiuti che determinano di conseguenza tante inchieste giudiziarie, che costano in termini d’immagine e costi economici che i cittadini sono costretti a pagare per colpa di una cattiva gestione politica dei rifiuti.