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Assenteisti in Italia , i dati parlano chiaro

ROMA-L’assenteismo in Italia è sicuramente uno dei problemi più discussi nel settore del lavoro pubblico. Sono migliaia i casi documentati in tutto il territorio nazionale, in molti dei quali sono stati presi provvedimenti davvero drastici con arresti e denunce per truffa allo stato.
Secondo alcuni dati Istat, relativi agli ultimi anni, il tasso di assenze nel settore pubblico si aggira attorno al 20%, con un rapporto di cinque a uno. Uno degli aspetti più curiosi è che nemmeno in tempi di crisi, dove la sicurezza del posto fisso sta diventando un lusso, la percentuale degli assenteisti si abbassa, se non di una percentuale irrisoria.
Al primo posto troviamo gli enti locali, con i comuni in testa. Sempre in base ai dati pubblicati, tra i comuni più alti in classifica ci sono: Bolzano con una media di 38,9 giorni; Firenze 29,8 giorni; Milano 27; a Genova 26, dove aumentano le richieste ex art.104 che dà diritto a tre giorni al mese per occuparsi di familiari anziani o malati, questo dato è correlato all’anzianità della popolazione ligure che è la più vecchia d’Italia.
Questi sono i dati legati ai giorni feriali, mentre purtroppo esiste anche il fenomeno di quei dipendenti che timbrano, il classico tesserino magnetico, per poi andare via a svolgere fatti personali. Le testimonianze e le denunce sono davvero tante, infatti quando si timbra e non ci si reca in ufficio, si commette reato di truffa allo stato sanzionato dal codice penale.
Una buona parte delle testimonianze ci vengono fornite da una delle trasmissioni televisive più seguite in Italia, Striscia la Notizia, la quale grazie ai numerosi servizi dei suoi inviati ha documentato esempi di assenteisti, che timbrano e vanno via, in tutto il paese. Quello che una persona comune si chiede, quando assiste a vicende simili, è sicuramente come sia possibile rischiare di perdere il proprio posto di lavoro fisso, in un periodo in cui la crisi sta causando migliaia di licenziamenti in tutta Italia? Sono tantissimi i lavoratori del settore pubblico che lavorano sodo, senza quasi mai usufruire di ferie o fare giochetti con il badge magnetico, ma purtroppo questo fenomeno dell’assenteismo, rimane ugualmente una delle peggiori piaghe del lavoro statale.
I sistemi per tenere a bada il fenomeno esistono, ma in alcuni casi si è notato che persino il personale addetto ai controlli o si assentava o era fin troppo tollerante. Naturalmente questa valutazione è su piano generico, prendendo in considerazione tutto il territorio nazionale, ma resta lo stesso un fenomeno enormemente diffuso frenato solo dalla paura della crisi economica, che cosa allo stato milioni di euro l’anno con conseguenti ripercussioni anche sui servizi pubblici offerti.

Redazione

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