Le banche sono la causa del disastro

ROMA-La crisi è stata causata da un atteggiamento irresponsabile delle banche di mezzo mondo.

Le banche sono la causa del disastro

ROMA-La crisi è stata causata da un atteggiamento irresponsabile delle banche di mezzo mondo. Quello che stiamo vivendo è la conseguenza di una scellerata politica bancaria con la complicità dei sistemi politici mondiali. Una volta le banche avevano il compito di ritirare i risparmi dei cittadini e poi prestarli con gli interessi, che era il guadagno del banca, ad imprese e famiglie.
Quell’impegno lavoro delle banche, in pochi anni si è trasformato in business. Le banche in poco tempo si sono trasformate in vere e proprie sale da gioco, che dico, dei veri casinò pronti a scommettere su tutto quello che si presentava davanti. Pian piano quella sfrenata corsa alle scommesse, a volte anche clandestine sui mercati, ha fatto sì che la sicurezza bancaria è andata a farsi benedire, tanto da ridurre gli istituti in vere e proprie polveriere che una volta esplose hanno distrutto milioni di cittadini in tutto il mondo.
L’Italia non è da meno a questa ventata di arroganza bancaria. Anche se vogliono far apparire tutto così pulito e limpido, la situazione e grave. Non è vero che le banche italiane sono immuni da qualsiasi situazione di difficoltà. A noi risulta che i risparmi delle famiglie sono andati alleggeriti per via di questa crisi, quindi spesi dai risparmiatori per sopravvivere, allora se i risparmi sono quasi esauriti, nelle banche cosa ci sta come moneta liquida. Elementare come discorso, ma fila in pieno.
Il punto è che adesso la politica, complice delle banche, sta facendo di tutto per agevolare gli istituti bancari attraverso leggi dello stato capaci di far rimanere quanta più moneta possibile all’interno delle banche. Strumenti studiati a misura per le banche in nome dell’evasione fiscale. Strumenti come redditometro, prelievi limitati, obbligo di apertura di conti correnti per stipendiati e pensionati oltre i mille euro, pagamenti con carte di credito e bancomat, insomma, sono tutti strumenti dettati dall’esigenza dell’evasione fiscale, ma in effetti servono per sostenere le banche e non sicuramente combattere l’evasione che sta da tutt’altra parte: nelle mani delle mafie. Dal primo ottobre saremo oppressi dallo stato che avrà campo libero sui controlli dei conti correnti di ogni cittadino, quindi dal primo ottobre entriamo nel vivo della dittatura fiscale. Le banche e lo stato camminano a braccetto per tutelare i loro interessi, nel frattempo i cittadini soffrono le pene amare e continuano ad uccidersi per colpa delle banche e dello stato.