Lettera dall’inferno a Bettino Craxi in paradiso

ROMA-Pur non essendo stato mai un socialista, forse è giunto il momento che faccia un bel viaggio ad Hammamet per recarmi sulla tomba di Bettino Craxi per portargli un bel mazzo di rose rosse. Craxi è stato l’unico politico che ha pagato per tangentopoli, il resto sono ritornati tutti di nuovo a fare politica senza che nulla fosse successo. Craxi è un martire. Forse oltre alle rose devo rendergli le scuse mie e di un popolo che non ha capito nulla. Dirgli anche che adesso siamo nella merda fino al collo, e nessuno è capace di tirarci fuori. In un momento così drammatico per il paese sicuramente lui, uomo politico e grande statista, avrebbe trovato la soluzione giusta per tirarci fuori da questo momento schifoso.
Tanto tu caro Craxi, sei stato condannato perche si diceva che in Italia prendevi mazzette dagli imprenditori. Queste accusa adesso fanno ridere. Caro Bettino, i tuoi colleghi hanno continuato a rubare, ma in modo pulito senza nessun tipo di problema, tanto adesso pagano i cittadini. A te ti hanno condannato all’esilio, ma chi ti ha accusato è entrato in politica e ha fatto della sua carriera l’antiberlusconismo inconcludente, però adesso puoi gioire, il popolo l’ha messo alla porta. La sinistra è scomparsa, poiché il popolo ha capito che è inaffidabile: sa solo accusare ma è incapace di governare. Sono rimasti solo i vecchi comunisti trasformati in democratici, ma rincuorati, stanno per scomparire anche loro. Dall’altra parte c’è Berlusconi con i vecchi socialisti, democristiani, insomma un po’ di tutto. Caro Bettino, purtroppo tutti, nessuno escluso, è capace. Ci hanno trasportato nella povertà: pignorano pensioni, pignorano case, ci hanno tolto il lavoro, ci hanno dimezzato i servizi, dimezzato la sanità, raddoppiato le tasse che oggi sono al 69,9%. Sicuramente ti starai rivoltando nella tomba per questa lettera che ti giunge dall’inferno mentre tu adesso sei in paradiso, perché Dio ti avrà perdonato dopo che ha visto quello che hanno combinato i tuoi colleghi negli ultimi venti anni.
Questi tuoi ex colleghi non hanno capito che non c’è più tempo da perdere. Il paese sta collassando, e presto entriamo in una rivoluzione sociale senza precedenti. Caro Craxi, l’Italia, la tua Italia, quella che ti tirò le monetine e spedito in esilio, adesso ti rimpiange: quelli che sono venuti dopo di te hanno ucciso l’Italia facendo peggio di quelle che erano le accuse rivolte a te. Caro Bettino, oggi siamo poveri. Se puoi, perdona questo popolo di “coglioni”. Consapevole che amavi l’Italia, se puoi, prega per questo paese affinché la sua morte non sia troppo dolorosa.