ROMA-Italiani gioite! Il cambiamento tanto atteso è arrivato! Abbiamo il Presidente della Repubblica! Signori miei, altro che gioia, a circa due mesi dalle elezioni politiche, i sintomi di cambiamento politico-istituzionale richiesti dal popolo italiano con il risultato delle votazioni, sono visibili a tutti. Non abbiamo ancora un nuovo Governo che inizi ad affrontare la grave situazione economica e sociale che stiamo attraversando, ma in compenso abbiamo un “nuovo” Presidente della Repubblica, l’audace Giorgio Napolitano, invocato a rimanere al Quirinale, per la prima volta nella storia repubblicana, quattordici anni! Ciò significa che alla fine del suo secondo mandato, il Presidente compirà novantaquattro anni. La sua elezione è stata perfettamente legittima, costituzionalmente inoppugnabile, ma il problema è politico e riguarda tutte le potenze presenti in Parlamento. Per i democratici questa elezione comprova la disgregazione, a questo punto inconciliabile, tra i costituenti del Partito Democratico. Bersani ne è in parte responsabile, infatti, si è dimesso, ma anche tutti gli altri hanno dimostrato che i problemi degli italiani vengono dopo la supremazia del proprio gruppo all’interno del partito. Il Movimento 5 Stelle in questi due mesi non ha conquistato niente, rispetto a ciò che ambiva. Berlusconi e il PDL, apparentemente, sono soddisfatti, avendo da sempre prediletto un governo politico di grandi intese per il bene del Paese al posto di quello tecnico guidato da Monti. Berlusconi sa bene che se si torna alle urne il PDL, probabilmente avrebbe la maggioranza nel Paese e la fine del PD. Scelta Civica prepara il ritorno del senatore Monti, oggi politico, poiché a capo di un partito democraticamente eletto. E noi poveri italiani, burattini sottomessi da questi “grandi manovratori” non possiamo fare altro che chiedere fervidamente che il Presidente ordini a questi “capi”, questi “pseudo governanti” di conciliarsi per istituire un Governo, e li obblighi ad affrontare immediatamente la situazione economica che arresta lo sviluppo e la crescita, e, infine, raccomandi una nuova legge elettorale. Sarebbe, inoltre, fondamentale che una volta concretizzate queste due funzioni, sciolga le Camere e rimandi tutti a votare. Penso che solo così tutti gli italiani considereranno la rielezione di Napolitano proba e saggia.
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