Parete, caso processione: da parte mia massima solidarietà al parroco Don Emilio Tamburrino

PARETE-Art.7:Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti

Parete, caso processione: da parte mia massima solidarietà al parroco Don Emilio Tamburrino

PARETE-Art.7:Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Ho iniziato questo servizio citando due principi fondamentali della costituzione italiana, che sono inviolabili per chiunque rispetti la costituzione di questa amata nazione. Oggi, all’ora di pranzo, sono rimasto profondamente deluso, quando il TG2 delle ore 13 ha trasmesso il servizio sulla incandescente questione processione dell’ottava di pasqua. Non entro più in merito alla questione, poiché ho descritto con somma dovizia come si sono svolti i fatti, ottenendo apprezzamenti bipartisan da molti esponenti politici e da numerosissimi cittadini di Parete, a cui vanno i miei ringraziamenti per aver compreso i fatti. Il servizio serve per esprimere la mia piena e unica solidarietà al parroco di Parete, Don Emilio Tamburrino, per la situazione in cui si è venuto a trovare dopo l’effetto mediatico inconcludente in merito ad una vicenda che non ha nulla, secondo il mio personale punto di vista, di rilevante. Esprimo la mia profonda solidarietà ad un parroco che nelle piene funzioni del suo ministero ha portato carità cristiana ad un ammalato senza far distinzione alcuna come è nelle funzioni della chiesa e come è marcato anche dall’articolo 3 della nostra costituzione italiana. Il parroco intervistato dal TG2 ha detto “ho solo portato conforto ad un ammalato, non è successo niente”. Stimatissimo Don Emilio, non deve scusarsi, è tutto vero quello che lei ha detto, non è successo niente. Lei ha solo svolto il suo ruolo donando ad una persona ammalata la possibilità di rivedere Maria SS della Rotonda, che ogni cittadino di Parete fino alla fine dei suoi giorni vuole vedere. Spero che la cittadinanza di Parete tutta sappia fare distinzione tra carità cristiana e Camorra, e non confonda le due cose. E sappia stringersi intorno a lei per esprimerle la massima solidarietà, poiché la sua funzione pastorale è indirizzata sempre a dare sollievo a chi soffre a prescindere, sempre. Ringraziandola per il ruolo indispensabile e fondamentale che ricopre in questa comunità, voglia accettare la mia personale solidarietà unita a quella di tutta la redazione di quotidianoitalia.it, per il gesto di carità cristiana da lei posto in essere.
Francesco Torellini, direttore responsabile