ROMA- Su ordine della Procura di Roma in merito al filone capitolino dell’inchiesta sulla gestione dei Fondi del Vicinale, è stato arrestato l’ex prefetto Francesco La Motta. Il prefetto Francesco La Motta è indagato anche in un’inchiesta parallela condotta dalla Direzione antimafia della Procura di Napoli. L’indagine, svolta dal procuratore aggiunto Melillo e dai pm Ardituro e Del Gaudio, riguarda in particolare l’attività di riciclaggio del clan Polverino, una potente organizzazione camorristica attiva nell’hinterland settentrionale di Napoli. Agli arresti anche il banchiere Klaus Beherend, Eduardo Tartaglia e Rocco Zullino. L’inchiesta riguarda la sparizione di dieci milioni di euro dalle casse del Viminale: i soldi, stando a quanto emerso, sarebbero stati investiti in una finanziaria svizzera e poi svaniti nel nulla. A Napoli La Motta risulta indagato per associazione per delinquere e rivelazione di segreto di ufficio, sulla base di dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Gli arrestati sono accusati di peculato e falsità ideologica nell’inchiesta condotta dal pm Paolo Ielo.
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