vasione: quella che non si può toccare

ROMA-Il pizzaiolo, il salumiere sotto casa, l’orafo del paese di cinquemila abitanti, il piccolo artigiano, questi sono

vasione: quella che non si può toccare

ROMA-Il pizzaiolo, il salumiere sotto casa, l’orafo del paese di cinquemila abitanti, il piccolo artigiano, questi sono quelli che sistematicamente sono pizzicati dal fisco in materia di lotta all’evasione. Mentre per la mafia che incassa miliardi di euro l’anno, pari all’intero pacchetto evasione italiana, sembra che lo stato non ci arrivi mai. L’evasione italiana viene scritta come un piaga sociale impossibile. Un piaga che è dettata dalla troppa tassazione che non ha pari in nessun paese europeo, sommata ad un pacchetto burocratico che asfissia le attività imprenditoriali e commerciali. Una guerra senza fine, che vede 120/150 miliardi di evasione che in questo paese ogni anno non entra nelle casse dello stato.
Ma spesso non si dice che questa evasione per l’80% è messa in campo dalle mafie e dalla corruzione, banche, società finanziarie, assicurazioni, e grandi società di capitali, soldi che circolano sotto altre vesti e vanno a fare dell’evasione la piaga sociale. Non c’è mafioso o corruttore, che dopo la sua azione malavitosa rilascia regolare fattura per tangenti. Questo nessuno lo dice. Si fa credere all’opinione pubblica che il pizzaiolo è un criminale e il salumiere è quello che non consente i servizi perché non batte gli scontrini. Non è così, questi poveracci se non evadono non possono andare avanti, poiché gli chiedono il 69,9% di tasse nel reale.
Adesso la guerra è iniziata con il controllo di tutti i movimenti dei conti correnti, ma sappiamo benissimo che le mafie sono intelligenti e certamente non hanno mai fatto girare soldi sui conti correnti, a farne le spese saranno sempre piccoli soggetti che dovranno trovare altre strade per non dare il 69% allo stato nemico. Ci sono modi semplicissimi per combattere l’evasione. Primo, abbassare la tassazione al 20/30%. Secondo, combattere con ogni armi, anche quelle da guerra, le mafie e la corruzione pubblica che gira intorno alle società partecipate. Il resto sono solo barzellette costruite a misura dai barzellettieri italiani, che pilotano l’opinione pubblica facendo credere che i veri delinquenti sono i cittadini che non pagano le tasse.