Dopo Craxi tocca a Berlusconi. Mediaset-MPS: Berlusconi paga il PD NO

ROMA- Chi non ricorda i tempi di tangentopoli. Chi non ricorda il lancio di monetine al cospetto di Bettino Craxi. È un passaggio della storia di questo paese che in tanti, specialmente le vecchie generazioni, ricordano perfettamente. Craxi fu l’unico a pagare quel momento particolare della storia repubblicana. Molti degli indagati ne uscirono assolti, molti reati prescritti, insomma, alla fine di tutta quella storia Antonio Di Pietro è finito in parlamento per tanti anni, e Bettino Craxi scappò in esilio e non è più tornato in Italia, neanche da morto.
La sinistra fu talmente brava che attraverso il compagno Greganti riuscì ad uscirne in perfette condizioni e ambire al potere assoluto in questo paese, caldeggiando la gioia di trasformare l’Italia in una repubblica italiana comunista. Sogno infranto dall’irruenza politica di Silvio Berlusconi, che sceso in campo e frantumò il sogno dei comunisti. Da quel giorno la sinistra ha dichiarato guerra al nemico numero uno che impedì il sogno comunista.
Oggi la storia si ripete. La cassazione decide di anticipare i tempi per il processo Mediaset a carico di Silvio Berlusconi, il quale potrebbe essere messo fuori gioco definitivamente. A questo punto la sinistra e i tanti giornalisti che hanno costruito una fortuna sull’antiberlusconismo, vedrebbero abbattuto quel nemico politico mai abbattuto politicamente ma riuscirci attraverso la forza della magistratura. Dall’altro lato c’è uno scandalo MPS, la più potente banca vicina al vecchio PCI e oggi PD, che ancora nessun giudice è riuscito a completare il quadro che è girato intorno alla banca. Si temporeggia, e il PD si ritrova di nuovo ad un passo dalla conquista dell’Italia. E, forse, quel sogno frantumato nel 1994 di rendere l’Italia una repubblica comunista, si può ripetere e avverarsi a distanza di venti anni. Quindi l’Italia con l’uscita definitiva di Berlusconi dalla scena politica, può mettere nelle mani della sinistra la repubblica italiana, che finirebbe nelle grinze di un Movimento Cinque Stelle ambizioso di un sistema che non si capisce, e un PD che ambisce alla storia ideologica del comunismo: un solo partito al comando che gestisce tutto e tutti. E la storia si ripete!!!