Perché non combattere allo stesso modo dell’evasione corruzione e sprechi della classe politica italiana?

ROMA-Personalmente credo che questo grande caos mediatico intorno all’evasione fiscale sia reso necessario per pulire la faccia della classe politica italiana che, vista l’incapacità di governare ha dovuto delegare dei tecnici professori per farlo al posto loro. I partiti e i politici che li compongono, hanno l’urgenza di lavarsi la faccia al più presto per trovarvi all’appuntamento del 2013 dimostrando che i “cattivi” sono i cittadini e non loro. Ma in effetti non è cosi, perché dietro all’evasione c’è una montagna di corruzione che supera i 60miliardi di euro l’anno. Anche la corte dei conti ha detto che la corruzione è una piaga che aumenta invece di diminuire. A ciò va sommato lo sperpero di danaro pubblico che fa rabbrividire, perché anche in questo caso si parla di miliardi. A tutto ciò va aggiunto l’effetto mafia, che solo l’usura fa registrare un incremento e causa danni economici difficili da calcolare. Ad esso bisogna tenere in considerazione un dato dolente che vede la mafia Spa risultare essere il maggior agente economico italiano, dominando fra le imprese italiane per fatturato e profitti realizzati. A questo punto la considerazione è veramente d’obbligo: ma l’evasione fiscale tanto decantata è veramente il male di tutti i mali. Molto probabilmente no. Infatti se guardiamo all’evasione fiscale, si può ben notare che le cifre dettate, che ammonterebbero intorno ai 120-140 miliardi di euro, al suo interno contiene moltissimo di corruzione e illeciti mafiosi. Se poi aggiungiamo lo sperpero economico che la classe dirigente ha portato avanti dal dopoguerra ad oggi, ci rendiamo conto di come il denaro pubblico sia stato utilizzato per fini non proprio sociali, danneggiando di molto i cittadini. Anche perché questi signori hanno favorito per lungo tempo le lobby oltre a favorire i manager pubblici della pubblica amministrazione, che oggi i dati ci dimostrano guadagni esagerati alle spalle di un lavoratore o un pensionato onesto. Manager trattati come dei veri padreterni, con stipendi fuori dal comune, e con liquidazioni a fine rapporto di svariati milioni di euro. Però adesso è necessario dare la colpa del disastro a qualcuno, quindi chi non meglio del comune cittadino che non batte lo scontrino, oppure qualche fattura non emessa, oppure chi non paga il bollo auto, la tarsu, l’acqua, facendo passare questi soggetti per delinquenti. Ma no, non sono delinquenti, i cittadini onesti che lavorano e producono tentano di superare le enormi difficoltà della pressione fiscale che nel reale ha toccato il 69%, per colpa della corruzione politica e gli sprechi miliardari della pubblica amministrazione: regioni, comuni e province oltre al governo centrale. Ci sono i delinquenti, gli evasori, ma stanno nei quartieri alti della società, vanno ricercati in quel 10% dei cittadini italiani che detengono il 60% della ricchezza del paese. E lì che si trova la vera evasione, per trovarli basta veramente poco: con un clic del computer si possono scoprire tutti gli evasori veri di questo paese, rintracciandoli e portando a galla ingenti risorse economiche che derivano da corruzione e mafia. Se leggiamo i dati del recupero dell’evasione, allora vi rendete conto che le mie parole sono sacrosante: 11miliardi recuperati in un anno. Ebbene, sono un niente nei confronti dei 120/140 miliardi che mancano, ciò significa che i controlli vengono fatti dove si recupera di meno e non certamente dove c’è da recuperare un miliardo di euro in un botto solo. Oltre a ciò, bisogna controllare tutte le amministrazioni comunali e regionali, dove attraverso le società partecipate creano il vero danno economico ai cittadini italiani onestissimi e pronti a pagare il giusto, ma non certamente il 69% di quello che guadagna, per poi rimanere senza un euro per andare avanti un anno interno. Tuttavia i “signori del potere” continuano a propagandare l’evasione spicciola come unico male, ma mai sentiamo parlare di corruzione e sperpero di danaro pubblico. Perché? Purtroppo questa classe dirigente ha scambiato il cittadino italiano per un limone da spremere finché il succo è finito, per ripianare tutti i guai che hanno causato a questo paese in 30 anni di governi di centrodestra e centrosinistra.