Nonostante le imprese e i commercianti siano rimasti chiusi per quasi tre mesi e, purtroppo, la ripartenza non è per niente rosea, stamattina le partite iva devono mettere mano al portafoglio e pagare la montagna dio tasse allo stato italiano.
Con il mancato rinvio delle scadenze fiscali rischia, secondo molti addetti ai lavori, di mettere in ginocchio le imprese già fiaccate dalla crisi di liquidità innescata dal coronavirus.
La crisi c’è ed è molto visibile. Il commercio non ha avuto lo scossone che si pensava. Sta soffrendo una stagnazione dovuta principalmente dalla mancanza di liquidità nelle tasche degli italiani. Le categorie a rischio sono tante e possono veramente mandare a tappeto molte partite iva. Le tasse possono rivelarsi una vera mannaia per molti di loro. Possono anche pagarle in questo momento, perché sanno poi cosa mettono in campo le istituzioni con lo “stato di polizia” per recuperare la mancanza dei contribuenti, ma dopo rischiano di chiudere con tutta la esasperazione che vivono in questo momento. Era meglio spostarle per consentire amolti di loro di prendere fiato, purtroppo non è stato così.
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