30 anni di guai e questi politici sono ancora convinti di essere i padreterni

ROMA- Se questa vecchia classe dirigente fosse di nuovo eletta, significa che il popolo italiano è un gregge di “pecoroni” che ha i paraocchi. Ora che si prospetta l’imminente campagna per le politiche, tutti quelli che hanno fatto politica, ed hanno reso il paese lo schifo che è, si apprest…

30 anni di guai e questi politici sono ancora convinti di essere i padreterni

ROMA- Se questa vecchia classe dirigente fosse di nuovo eletta, significa che il popolo italiano è un gregge di “pecoroni” che ha i paraocchi. Ora che si prospetta l’imminente campagna per le politiche, tutti quelli che hanno fatto politica, ed hanno reso il paese lo schifo che è, si apprestano a rimettersi in corsa. Stanno nascendo nuovi partiti come fiumi in piena, da sinistra a destra c’è una corsa senza sosta alla messa in campo di nuovi soggetti politici da mettere in campo nelle prossime politiche.
Siamo dinanzi a film già visti e rivisti, dove le elezioni rappresentano il “bidone” per i cittadini. Le tornate elettorali non sono altro che un contenitore di bugie che i politici di razza vanno dicendo in giro per il paese, per abbindolare i cittadini elettori. Cosa sistematica, che avviene ogni qualvolta scoppia la polveriera delle elezioni, perché dopo, gli stessi politici di razza, non mantengono una delle promesse fatte in campagna elettorale. Una volta eletti l’unica cosa che sanno fare è ingolfare il paese di leggi inutili, che vanno ad alimentare ulteriormente la burocrazia. Inoltre, vizio consolidato dei vecchi politici, mettere tasse su tasse per i cittadini, e per loro aumentano i privilegi e gli stipendi, mentre quelli dei cittadini o restano fermi o diminuiscono.
Cosa ancora più grave: questi signori che hanno fatto solo del male al paese, si credono ancora dei padreterni e convintissimi di essere ancora ascoltati dagli elettori. Sono certi di avere i voti, e fanno pure gli arroganti all’interno dei loro partiti, con la convinzione che il popolo è stupido e quindi per loro c’è sempre il plebiscito di voti come un tempo. Altri costruiscono nuovi partiti con la convinzione che il gregge di cittadini torna ad applaudirli come succedeva prima.
Certo, il popolo italiano è strano, ma oggi le cose stanno diversamente, perché per colpa di questi soggetti, gli italiani hanno perso il lavoro, hanno perso i beni, hanno perso la dignità, hanno perso la voglia di reagire, hanno perso tutto, quindi ci sarà da divertirsi il giorno dopo il voto.