Ora Di Maio vuole entrare anche nelle politiche di Salvini
Matteo Salvini in termini di immigrazione ha fatto un lavoro lodevole, che ha visto fermare gli sbarchi sulle nostre coste. Lavoro che è stato apprezzato dagli italiani tanto che oggi la lega è il primo partito italiano e potrebbe diventare anche il primo in Europa.

Matteo Salvini in termini di immigrazione ha fatto un lavoro lodevole, che ha visto fermare gli sbarchi sulle nostre coste. Lavoro che è stato apprezzato dagli italiani tanto che oggi la lega è il primo partito italiano e potrebbe diventare anche il primo in Europa.
Ma ora sul tema immigrazione interviene l’altro vice premier Luigi Di Maio “Chiudere i porti – spiega il capo politico M5s – è una misura occasionale, risultata efficace in alcuni casi quando abbiamo dovuto scuotere l’Ue, ma è pur sempre occasionale. Funziona ora, ma di fronte a un intensificarsi della crisi non basterebbe, quindi bisogna prepararsi in modo più strutturato, a livello europeo, nel rispetto del diritto internazionale. Occorre pianificare e prevenire, perchè la sola reazione ha i suoi limiti”, ha affermato il vicepremier al Corriere.
Di Maio vorrebbe entrare puri lì dove Salvini ha fatto bene. Il M5S è in caduta libera nei sondaggi, e le prossime europee potrebbero dare una brutta botta al movimento come è già successo con le tante elezioni regionali. Forse Di Maio vuole trovare una via d’uscita a questo tonfo. Ed ecco che si intromette anche in un lavoro che non gli compete e non fa parte del suo decastero.
Dal canto suo Salvini fa orecchie da mercante e risponde a stretto già al collega di governo: “La pace viene prima degli interessi economici e degli egoismi nazionali. Questo lo dico a qualche alleato o presunto alleato. Domani inoltro a tutte le autorità una direttiva che ribadisce che le acque italiane, i cieli italiani si varcano se si ha il diritto di farlo”.