Un abbraccio cosi caldo

Che brutto, quando faccio le notti mi sento stanco molto prima d’incominciare. Speriamo che non è una di quelle piene di interventi da fare in piena…

Un abbraccio cosi caldo

Che brutto, quando faccio le notti mi sento stanco molto prima d’incominciare. Speriamo che non è una di quelle piene di interventi da fare in piena notte, stasera non ho proprio voglia. Il telefono…
<< Pronto. Ciao Sabrina>>.
<<Dove sei?>>
<< Sto andando a lavoro, ho il turno di notte in ospedale>>.
<<Il mio amico dottorino>>.
<<Ti sento giù>>.
<< Non ti sfugge nulla>>.
<<Impossibile, ormai ho imparato a conoscerti bene in questi quasi due anni di amicizia>>.
<< Vero, ormai mi conosci più tu che io stessa. Sono un po’ giù, credevo che eri libero, sai volevo chiacchierare un po’ con te>>.
<<Capito, domattina passo da te appena finisco il turno, così mi fai trovare una bella colazione, va bene?>>
<<ok, ti aspetto>>.
Il mattino dopo:
<<Allora cosa ti succede?>>
<<Non lo so, a volte sento un peso soffocante su di me. A volte credo di non farcela. Da quando sono rimasta sola tutto il peso è su di me>>.
<<Ci sono io, anche se non è molto, perlomeno hai un amico con cui sfogare la tua rabbia, le tue paure. Un amico sempre pronto ad ascoltarti>>.
<< È vero, da quando ci siamo conosciuti mi sento meno sola. Sì, ho tanti altri amici, ma nessuno riesce a darmi quello che mi dai tu, nessuno è in grado di ascoltarmi come fai tu, sei importante per me>>.
<<Anche tu per me. Ricordi il nostro primo incontro dopo mesi che ci sentivamo di rado per telefono>>:
<< Si lo ricordo perfettamente anch’io>>.
<< Io ricordo tutti i movimenti di quel primo incontro>>:
Inatteso, impensabile, fuori da ogni minima previsione, un abbraccio cosi caldo e affettuoso non lo ricevevo dai tempi dell’amore più profondo. Il tempo passa. Fuggono insieme ad esso tutte le cose che la durata dei pensieri cerca di ancorare alla mente di soggetti inermi e impotenti dinanzi alle insidie che i passaggi comportano. Ogni passaggio racchiude un momento da incorniciare nella mente. Tu sei stata autorevole con il tuo modo di fare, semplice, naturale, di una genuinità che aveva bisogno solo di essere tirata fuori affinché si conoscesse fino in fondo il meglio di te stessa, ed ero certo delle tue qualità. Ero infreddolito, imbarazzato, dopo pochi secondi la tua spontaneità metteva tutto a suo agio. Scioglievo la tensione sentendo le tue braccia cingermi con calore. Trasmettevi non so cosa, ma trasmettevi qualcosa. Il soffio di fiato caldo penetrava sul mio viso freddo. Ero in trappola, sì, una trappola fatta di sublime semplicità a cui non potevo sottrarmi. Ero incatenato in un’amicizia nuova, dagli aspetti diversi, da una filosofia di approccio determinata e senza confusione, caratterizzata da un aspetto migliore di quelle già vissute. Eri tu. Davanti a me c’era una donna nuova, forte, capace e intelligente che aveva saputo dirmi col silenzio il meglio dell’espressione femminile. Non potevo crederci, tutto procedeva velocemente, il passato non mi tormentava più, stavo aprendo il lucchetto della mente per lasciare evadere tutti i pensieri che avevano tenuto incatenato il dopo. Ti lasciavo fare, mi piaceva sentirmi stretto in quell’abbraccio fraterno, privo di sentimento alcuno, senza nessuna finzione: tutto succedeva con la più squisita delle naturalezze. Tu eri brava a dividere con me quel desiderio amichevole di tenerci stretti. Sei stata molto abile a cingermi a te, hai fatto in modo che non pensassi a nulla se non sentirmi stretto solo e soltanto dalle tue braccia. Non c’è stata nessuna forma di premeditazione anche quando ho tentato di superare lo steccato dell’amicizia, con quel tentativo inopportuno di cercare le tue labbra, ma anche io mettevo in campo la mia naturalezza senza nessun tipo di finzione o abuso eccessivo della tua pazienza: mi sentivo naturale, come se tutto ciò fosse già accaduto tante volte e tu mi avessi stretto a te migliaia di volte. Come se tu fossi la mia donna da anni. Alla fine tutto lasciava un ricordo bellissimo di attimi vissuti con tanto entusiasmo. Come sei stata valente, forse sei unica, difficilmente s’incontrano persone che mettono in campo la sincerità trasformandola in attimo intenso che sprigiona un calore umano senza pari>>.
<< Hai Ragione Antonio, è stato un momento bello anche per me, anche se dopo avevo paura, e nella mia mente circolavano film di fantasia mentre la realtà è stata diversa, è siamo più amici di allora, anzi è una grande amicizia la nostra>>.
<<Ormai comunque vada questa amicizia, resterai nell’album dei ricordi custodito preziosamente nella mia mente. Ogni qualvolta che vorrò, lo sfoglierò dedicando anche a te pensieri delicati di un’amicizia umana che ha come baricentro la conoscenza venuta per caso. Un giorno mi fu scritto in un messaggio, letto in una gelida mattina, in un nord opprimente: “Sono certa che anche per te è cosi, ma da oggi per me cambi nome, io ti chiamo solo amore”. Era l’epilogo di una grande amicizia nata dal nulla trasformatasi in un grande amore. Il gelo che mi circondava si trasformò in un caldo che mando in eruzione il mio cuore: era quello che volevo già da tempo, ma non potevo rompere quell’amicizia così bella, e attesi il primo passo. Gli amori più belli nascono sempre dopo una grande amicizia, ma non dovrebbero finire mai. Non scordarlo mai, sappi cogliere sempre il momento che ritieni utile per vivere attimi che, una volta sfuggiti, non ritorneranno più. Sappi riconoscere chi ti sta davanti e possa regalarti ciò che desideri, e possa trasmetterti emozioni vere e passionali che non ti lasceranno mai più. Lasciarsi usare non colma il vuoto, lo amplifica, invece bisogna sentirsi pieni di emozioni quando ti stacchi da una persona, perché restano nella storia della nostra vita. Il futuro? Questo non so dirtelo, ma una cosa è certa: quel caldo abbraccio ha lasciato il segno, e dopo tanto tempo ho capito che quando davanti hai una donna singolare come te, i ricordi non vanno via, ma possono lasciare il passo al futuro, altrimenti non si spiega perché ho iniziato a desiderarti dopo quel caldo abbraccio. Il tempo è passato, tutto sembrava svanito, invece le prime emozioni non svaniscono mai e tu, quel giorno, con quell’abbraccio, hai trasmesso un’emozione che adesso è scolpito per sempre in me. A volte si ha solo paura di innamorarsi troppo, ma l’amore vero si riconosce dalla passione che si regala e dalla fedeltà che si sa donare, il resto sono solo finzioni inventate dall’umanità. Il sesso ad esempio, è una parte che appartiene all’umanità, va anche vissuto, ma il sesso con amore è tutt’altra cosa: l’unica destinazione è il paradiso, perché solo amando con fedeltà e passione lo tocchi con un dito sia con il corpo sia con l’anima. L’amore vero arriva sempre in ritardo, quando si è conviti di aver già amato abbastanza, invece ti si presenta davanti con tutto il suo carico di passione a bordo di un treno scassato e in netto ritardo, ma, puoi starne certa, arriva sempre>>.
<<Antonio, quel treno scassato è arrivato anche nella mia stazione, ha con se un carico di passione e di amore che a volte mi fa più paura di prima. So che è difficile, so che sarà tutto in salita perché non potrai darmi tutto, ma io ti amo, voglio rischiare>>.
<<Quella mattina c’è stato un fulmine no di quelli grandi che squassano il cielo e lasciano cadere tanta pioggia, ma è stato un fulmine piccolo che ha accompagnato una pioggia che non ha mai smesso di cadere, ed è stato più forte di tutti perché lentamente ha perforato anche il mio cuore con gocce lenti ma penetranti>>.
In un attimo quel bacio negato la prima volta e mai più chiesto, diventa realtà. Le labbra si toccano con tanta irruenza, la passione non può più attendere. Sabrina cinge le sue braccia al collo di Antonio come la prima volta donandogli quel bacio negato la prima volta. Il camino acceso fa il resto: riscalda quei due corpi ormai nudi che si sfiorano lentamente cercando sfiorarsi nel tentativo di catturare le prime emozioni rilasciate dal contatto della pelle. Le labbra continuano a cercarsi in quel desiderio rimasto in un cassetto chiuso, che il tempo ha saputo custodire preziosamente per riconsegnarlo in quell’istante in un cofanetto d’oro. Il camino lascia ardere la legna che emana quel calore che si mescola alla fiamma del desiderio che due persone avevano paura di tirare fuori. Ma nulla può tacere per sempre. Sdraiati ai piedi del camino, Antonio e Sabrina non si staccano, le mani continuano ad accarezzare ogni angolo rimasto ancora inesplorato. La naturale dolcezza di Antonio fa sentire Sabrina una donna amata e non più vuota dopo quel circolo vizioso che può essere il semplice sesso. Sabrina capisce che sta per accadere qualcosa che gli resterà per sempre. Antonio non ha fretta, mette a disposizione di Sabrina tutto il tempo per farla sentire donna. Il momento magico arriva con la stesa naturale dolcezza con cui è iniziato. I corpi si uniscono in un solo essere innamorato, Sabrina questa volta sente la vera passione che entra nel suo essere donna e ripercorre tutto il corpo fino a piombare nel suo animo più profondo, rilassandosi e lasciandosi andare a quel momento magico fatto di tantissimo romanticismo. Il movimento della fiamma accende ancor di più la voglia di non staccarsi più. Sabrina sente l’amore di Antonio che l’avvolge completamente. Questa volte non chiude gli occhi, vuole guardare negli occhi quell’amico che gli sta facendo vivere il momento magico da tempo desiderato, fatto di tanta dolcezza e senza nessuna forma d’ipocrisia. Sono attimi struggenti che durano ore, sembra infinito il tempo che cercano, ma è solo l’inizio di un percorso che sarà fatto di complicità e paure, di ristrettezze e ostacoli da superare, ma nessuno dei due vuole più rinunciare.