L’Italia si trova in una situazione tragica. Si continua a girare intorno al problema ma mai si studia come risolverlo del tutto, sul serio. Il paese vive una burocrazia demente da oltre qurant’anni, ed è il primo di tutti i problemi. A volte ci sono paletti nelle leggi approvate dalla classe dirigente, che mettono il rallentatore e frenano ogni timido segnale di riscatto.
Lottate contro la burocrazia demente, non c’è salvezza per nessuno. Sono troppe le leggi, e troppe sono quelle studiate male e che non offrono spunti positivi. Siamo a ridosso di una nuova crisi mondiale. Molti studi evidenziano il rallentamento delle economie in tutto il mondo, ciò prelude una nuova crisi economica mondiale. L’Italia sta messa malissimo e sarebbe la prima a soffrire una nuova riduzione economica.
Attualmente in Italia si registra un rallentamento dei consumi interni. I consumi interni sono il traino economico per ogni nazione, se rallentano, significa che il paese non ha le capacità finanziarie per spendere.
Quello che punisce maggiormente il nostro pese, è la burocrazia. È il vero rallentatore all’intenzione di chiunque di rimettere in gioco il paese. Ci sono troppi vincoli burocratici che impediscono di snellire la macchina pubblica. I più penalizzati sono i settori produttivi del paese, che per correre dietro all’enorme burocrazia, spesso si fermano dinanzi alle tante richieste che giungono da leggi obsolete o inutili. La burocrazia è diventata un motore inceppato. Sono anni che si parla di snellirla, ma finora nessuno è riuscito a rompere gli indugi e mettere fine a questo rallentatore cronico.
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