Quasi a tutti il concetto è chiaro: l’euro deve andare via
ROMA-Lasciatemi gioire con un pizzico di autostima, me lo merito. È dal 2002 che faccio una battaglia contro il “moscerino eurino”. La moneta più nauseante che si potesse costruire, e che oggi si rivela il disastro peggiore dopo la seconda guerra mondiale. Gioisco per aver centrato la mia tesi:

ROMA-Lasciatemi gioire con un pizzico di autostima, me lo merito. È dal 2002 che faccio una battaglia contro il “moscerino eurino”. La moneta più nauseante che si potesse costruire, e che oggi si rivela il disastro peggiore dopo la seconda guerra mondiale. Gioisco per aver centrato la mia tesi: senza sovranità monetaria e senza una sovranità politica che lascia decidere all’interno di uno stato cosa è giusto per alleviare le difficoltà dei cittadini, le cose non possono andare ben a prescindere dalle scelte che si fanno.
Adesso la paura echeggia dentro chiunque questa moneta l’ha decisa e l’ha voluta. Tuttavia si cerca in qualsiasi modo di evitare la brutta figura di aver fallito. Dall’altra parte c’è chi invece incomincia a capire che con questo andazzo l’intero vecchio continente fallisce sul serio. Quindi adesso a ritenere l’euro un danno incominciano ad essere in molti, anche quelli fino a poco tempo fa erano super favorevole e guai a toccarlo e parlarne male.
La Germania ha fatto il doppio gioco e ne ha tratto benefici: la produzione industriale tedesca ha solo guadagnato dall’introduzione della moneta unica. Dall’introduzione dell’euro le esportazioni tedesche sono esplose, mentre ad accusare il colpo e crescenti deficit sono stati gli altri Stati europei, a partire da quelli che già si trovavano in situazione di sofferenza per la mancanza di riequilibrio della valuta
Ci hanno solo venduto un sogno, e tale è rimasto. Nei fatti l’euro si è rivelato un doppio fallimento causato dalla mancanza di decisioni politiche interne da parte dei governi oppressi dai richiami dell’Europa, e dall’altra lo strapotere delle banche e dei mercati finanziari che hanno condizionato di fatto l’operatività dei governi riuscendo a deciderne anche le sorti. Il dato positivo degli ultimi mesi è il fatto che contro l’euro incominciano a scagliarsi un po’ tutti. Questo è un elemento che prima o poi porterà alla definitiva morte dell’euro restituendo la sovranità monetaria ai popoli, accompagnata dalla sovranità politica di poter decidere meglio e come fare per alleviare le sofferenze dei cittadini. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, non molto, ma la fine dell’euro è vicina: ormai di questo passo non si può più andare avanti, ci vuole la svolta decisiva per evitare il peggio.