ROMA- Il Rei, il reddito di inclusione, nuovo sussidio universale per le famiglie più povere, andrà anche agli stranieri, ma solo a quelli che sono in Italia da almeno due anni. È quanto prevede il reddito di inclusione sociale che il governo si appresta a varare. Quindi non solo per gli italiani in difficoltà, ma anche per tutti quelli che arrivano in Italia e ci restano per due anni. Una cosa di sinistra fatta, come negli anni Settanta, a spese del contribuente.
Il Rei, reddito familiare da associare a progetti di inclusione e che arriverebbe fino a 485 euro in caso di famiglie numerose, andrà a una platea di cittadini stranieri molto ampia. Oltre ai cittadini dell’Ue, anche quelli extra Ue che siano titolari di un «permesso di soggiorno di lungo periodo», residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda. Ma non c’è l’obbligo di lavorare in Italia, come in altre misure sociali. Facile immaginare che con la versione, un po’ ambigua, con l’obbligo di essere residente da 24 mesi, saranno in molti a provare a chiedere il sussidio, anche se vivono fuori dai confini.
L'Intelligenza artificiale ti dice che lavoro puoi fare per arricchirti in pochissimo tempo. Finalmente hai…
La strategia della "competitività" svela il suo vero volto: un arricchimento per pochi, a costo…
Una nuova tassa che ti rovina la festa. Ora il governo ti fa pagare anche…
Si ritorna a temere il covid. Tra poco arrivano nuovi vaccini ed è polemica tra…
"Zuccherare" i primi anni di vita è un veleno silenzioso. Come evitare i rischi associati…
Pensavi di fare un pasto sano e nutriente e invece stavi cuocendo la tua salute…