Ven. Dic 1st, 2023

Come illustrato da nicolaporro.it, il comma 1-bis dell’articolo 36 della legge, riguarda l’aumento dell’indennità, sostitutiva della retribuzione di risultato, di oltre 50mila euro per “i dirigenti di seconda fascia, assegnati agli uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute, e alla Struttura tecnica di supporto presso l’Organismo indipendente di valutazione della performance del Ministero della Salute“. Nella fattispecie, la particolarità sta nel firmatario inusualmente generico della proposta emendativa: “le Commissioni”. Mentre la stragrande maggioranza degli emendamenti presenta il nome e cognome dei parlamentari che l’hanno proposto, in questo caso, si rimanda genericamente alla formula “le Commissioni”, senza offrire alcuna generalità circa il reale ideatore di questa norma.

Approfondendo su questa anomalia – spiega nicolaporro.it – e riuscendo a metterci in contatto con fonti della Lega interne alla Commissione, scopriamo come la richiesta sia venuta direttamente dal ministro della Salute: “Verificato: viene direttamente da Speranza. Mandato al comitato dei nove delle Commissioni”. Ma non finisce qui. Addentrandoci sul perché si è preferito oscurare l’identità del reale proponente, sotto le vesti della formula “le Commissioni”, le fonti spiegano come sia una pratica usuale della sinistra: “Fanno sempre così: li fanno presentare (gli emendamenti) ad alcuni parlamentari appositamente, di solito Pd e LeU”. E arriva la bomba: “Si tratta di un sistema: gli emendamenti vengono messi nero su bianco da parlamentari del Partito Democratico, su diretta richiesta del ministro”.