Mar. Dic 5th, 2023

La Cina – come riporta il Tempo – ha ordinato alle agenzie governative di dare massima priorità alla messa in sicurezza delle scorte energetiche e di materie prime del Paese. In particolare, i principali organismi di pianificazione economica dovranno spingere sulle agenzie di acquisto statali affinché facciano incetta sul mercato di petrolio, gas e minerali ferrosi, oltre che di orzo e mais, per prepararsi a qualsiasi evenienza derivante da un possibile prolungarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Bloomberg afferma che le autorità non fanno alcun accenno al prezzo, lasciando intendere che il costo delle importazioni non è un tema al momento. 

Questo aspetto la dice lunga su come la Cina si stia preparando ad una probabile escalation del conflitto in corso in Ucraina. Fare razzia sul mercato di tutti i beni di prima necessità, a partire da quelli energetici, è il segnale che la Cina stessa possa essere l’artefice per fermare la Guerra.  Già ieri c’è stata una telefonata  tra il ministro cinese degli Esteri, Wang Yi, e l’omologo ucraino Dmytro Kuleba. Un colloquio seguito da una dichiarazione ufficiale in cui Pechino ha affermato di essere «estremamente preoccupata per le perdite tra la popolazione civile», e che «l’Ucraina ha volontà di rafforzare le comunicazioni con la Cina e si aspetta che la Cina giochi un ruolo per un cessate il fuoco».

Qualora fosse un intervento diplomatico della Cina in questo conflitto, e riuscisse a fermare le ostilità, a perdere sarebbero Europa e America. Infatti la Cina diventerebbe il paciere del mondo, preparandosi, di fatto, a diventare nel 2024 la prima potenza economica mondiale con credenziali rafforzate.