ROMA- Sono mesi che scrivo verità sulle chiacchiere di Matteo Renzi. Mesi che mi affanno a dire che non è vero che l’Italia stava bene. Eppure c’era qualcuno che storceva il naso, ebbene, alla resa dei coni l’Italia non sta bene come ha continuamente decantato il non eletto Renzi, insieme al suo super alleato Alfano.
L’Italia, seppure con quel timido zero virgola in più, non naviga in buone acque. Tutti gli attori in campo di questa italianetta continuano a dare anticipatamente numeri prima che le cose avvengono. Lo fa il governo, lo fanno gli istituti di statistica, lo fanno le associazioni di categoria, per poi tornare indietro e dire che erano semplici previsioni. Ma se fossero un attimino più attenti prima di sparare cazzate, al popolo arriverebbe la verità.
Io invece ho sempre affermato che l’ottimismo di Renzi era uguale a quello di Berlusconi, Monti e Letta, in sintesi: una presa per i fondelli. Infatti non può mai andare bene se una parte del paese, il nord, non è più quella forza produttiva di un tempo, e non può andare in nessun modo bene quando un’altra parte del paese, il sud, muore completamente. Non può andare bene quando stiamo svendendo il paese privatizzando tutto in modo tale che le nostre ricchezze vanno in mano straniere. Non può andare bene quando un popolo paga il 70% di tasse, come non può andare bene quando non c’è lavoro e quello che sta uscendo fuori oggi è solo temporaneo, poiché gli assunti di oggi saranno i licenziati fra tre anni.
In queste ore la verità dei numeri conferma il mio pessimismo, dando ragione a ogni mia tesi avallata in questi mesi. Chi ha detto le bugie non è stata l’informazione, ma chi governa questa nazione e fa comunella con tutti affinché fuori non esca la verità ma solo illusione. l’informazione vive tra la gente, i politici nei lussuosi palazzi, e di quello che succede fuori non sanno nulla, per loro contano solo i numeri, ma quei numeri continuano ad essere negativi mentre per loro sono positivi.