800mila padri separati vivono sotto la soglia di povertà. “Con la pandemia soprattutto i liberi professionisti sono in grandissima difficoltà –afferma Valentina Ruggiero, avvocato matrimonialista, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus – Ci stanno arrivando moltissime richieste di modifica delle condizioni di separazione o divorzio perché molti padri non riescono più a garantire lo stesso assegno di prima e alcune madri, anche loro in difficoltà, non accolgono la richiesta. La situazione è diventata veramente critica e i padri non riescono né a pagare il mantenimento né a pagare i propri alloggi. Bisogna aiutare questi padri dandogli alloggi, perché in molti vivono in automobile, vanno a mangiare alla Caritas. Lo Stato deve sovvenzionare le case per i padri separati più in difficoltà, se noi togliamo questo onere logistico già risolviamo parecchi problemi. C’è anche un elemento fondamentale che è la tutela del minore che non può vivere la quotidianità con il padre se questo non ha più un alloggio, questo può creare dei danni al minore”.
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