Categories: Cronaca

Pietramelara (CE)

Un viaggio nelle bellezze dell’Italia che c’è. È questo lo scopo che ci ha spinto a dare lustro ai comuni italiani settimanalmente. Incominciamo con la provincia di Caserta, dando immagine al comune di Pietramelara situato nella provincia di Caserta. Un comune piccolo, 4.810 abitanti, racchiuso nei monti maggiori rappresenta l’alto casertano, distante una sessantina di chilometri da Napoli.
L’abitato si sviluppa attorno alla torre a base rettangolare posta alla sommità del borgo medievale. La storia è antica e nobile. Grazie ad importanti ritrovamenti archeologici si sono rinvenute nel territorio del Monte Maggiore numerose tracce di forme di vita risalenti all’epoca pre-romana. Il borgo medioevale, cuore del centro storico, si articolava in un complesso radiocentrico il cui asse era rappresentato da un’antica torre longobarda ed il cui perimetro era dato dalla grande cinta muraria stretta da 12 torri. Fondata da Landolfo ed Adenolfo, principi longobardi, nel primo medioevo, Pietramelara fece parte prima dei possedimenti della badia di Montecassino e, successivamente del feudo della limitrofa Roccaromana. Alla morte di Filippo de Roccaromana, il vasto feudo passò in potere della regia corte non molto tempo dopo lo divise e lo dette in concessione. Quindi Pietramelara, fu data a Eduardo Colonna ed in seguito a Federico Monforte, che fecero abbellire il castello trasformandolo da fortezza in un elegante palazzo.
I monumenti di maggior rilevanza sono il Borgo medioevale, il Palazzo Ducale, la chiesa di San Rocco, la Chiesa dell’Annunziata l’ex-Convento di San Pasquale, l’ex convento Agostiniano oggi sede comunale. La Chiesa di San Rocco è stata costruita su una piccola cappella preesistente dedicata a San Leonardo, di cui si ha notizia sin dal 1308, risale al XVI secolo ed è famosa per il portale in legno interamente scolpito a mano, la statua lignea di San Rocco del ‘700, e i bellissimi affreschi sull’abside del Galloppi. La Chiesa dell’Annunziata, che oltre all’altare in onice del Monte Maggiore e la pala in legno dell’altare maggiore raffigurante l’Annunciazione, presenta, come rivestimento della cupola absidale, affreschi raffiguranti i quattro Profeti Maggiori, che sono stati attribuiti alla scuola del Giorgione. A conferma dell’importanza artistica della chiesa è doveroso sottolineare che è stata dichiarata monumento nazionale. Struttura di notevole pregio è, inoltre, la Casa Comunale, ex convento degli Agostiniani, costruito nel XIII secolo a ridosso della chiesa di S. Agostino: dalla canonica della chiesa, infatti, si può accedere all’ampio chiostro che si apre al suo interno. L’intero complesso è stato di recente ristrutturato a seguito del terremoto. Degno di nota è, infine, il Convento di San Pasquale, chiostro di forma quadrata, di cui si possono ammirare le celle dei monaci, tutte ristrutturate e ben conservate con l’attiguo giardino. È possibile visitarlo dietro autorizzazione del Comune. Degno di nota è, infine, il Convento di San Pasquale, chiostro di forma quadrata, di cui si possono ammirare le celle dei monaci, tutte ristrutturate e ben conservate con l’attiguo giardino. È possibile visitarlo dietro autorizzazione del Comune.
Fonte dati Wikipedia

Redazione

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