SPQR, “A voi la traduzione!”

“Assessori e consiglieri del Centrodestra vestiti da ancelle e da maiali”. Premettendo che ognuno a casa propria fa quel che vuole e si veste e traveste come meglio crede, vorrei poter esprimere un mio parere sulle ultime notizie apparse su tutti i giornali e telegiornali del nostro amato

SPQR,  “A voi la traduzione!”

Premettendo che ognuno a casa propria fa quel che vuole e si veste e traveste come meglio crede, vorrei poter esprimere un mio parere sulle ultime notizie apparse su tutti i giornali e telegiornali del nostro amato Paese. Come molti, forse, mi è stato difficile non sapere di alcune caratteristiche “feste a tema” organizzate da un esponente di una nota regione.
L’evento è stato descritto nei suoi particolari da un “incantatore” che solo adesso sta, incredibilmente, ricordando altri eventi, altri partecipanti e altre feste. La prima festa è costata oltre ventimila euro, che un giovane “sorto da poco in politica”, afferma essersi svolta totalmente a sue spese, interamente pagata con il suo stipendio. E qui, gli italiani che “sanno pensare” potrebbero aver qualcosa da dire, visto che lo stipendio dei consiglieri regionali è il prodotto delle imposte sopportate da noi ignari cittadini, ma andiamo avanti. Dalle “graziose” fotografie da lui stesso fornite, come prova a sua discolpa, si è potuto risalire a quale periodo storico si è ispirato per rallegrare tutti i partecipanti al “ricevimento”: periodo greco-romano. Onestamente, guardando i suoi invitati per un attimo ho pensato di rivedere alcuni personaggi felliniani: tanti maiali! un minotauro, dei dell’Olimpo e ancelle che si “abbeveravano” usufruendo delle tante giare piene di vodka e mojito. Soldati romani con tanto di armature e calzari, pronti a sacrificarsi per “la causa”… E che causa, visto che il suo “accusatore” continua ad affermare che con i soldi del gruppo ha organizzato festini su festini con donne nude e semi-nude, e che la festa in costume dal titolo “Ulisse torna a casa e sfida i nemici”, con duemila persone era stata “organizzata” dall’ex assistente di un parlamentare europeo per “ringraziare gli amici che non vedeva da otto anni e che lo avevano sostenuto prima nella campagna elettorale delle Europee e poi in quella per le Regionali”. Una seconda festa ambientata negli Studios di Cinecittà, di cui l’accusatore ricorda, pare sia costata invece cinquantamila euro, ma ahimè, non ci sono foto! Nessuno ne parla! Pare che nemmeno coloro che sono andati via dal festino “disgustati”, ricordino nulla.
Ditelo italiani! Siete disgustati anche voi di questo? O siete incazzati perché non siete stati invitati!