Nessuno li crede più

ROMA -Siamo arrivate alla fine di una storia: quella della politica italiana. Sentire Montezemolo che spinge a dare il suo contributo, senza candidarsi, per avviare una fase che sia orientata solamente verso il Monti Bis, fa venire solamente voglia di andarsene da questo paese. Se poi si aggiungo le affermazioni di Casini e fini, che ugualmente come Montezemolo vogliono che dopo il voto ci sia il monti bis, allora l’unico desiderio è sperare di morire, poiché finche questi signori saranno in parlamento il popolo subirà umiliazioni senza fine, come avviene ormai dal dopoguerra.
Il popolo vorrebbe sapere a cosa serve andare a votare quando poi ritornerebbe al capo di un governo un tecnico. Ciò significa che chi si presenterà al corpo elettorale non è in grado di governare il paese, allora perché non si stanno a casa e danno la possibilità ad altri di mettere in campo idee fresche e genuine per far cambiare le sorti di questa nazione che, ormai, sta per perdere la sovranità popolare dopo aver perso quella monetaria.
Sono politici che hanno avuto il loro tempo. Sono privi di un contenitore riempito nel corso degli anni da leggi che hanno penalizzato il popolo e favorito la casta. Tornare al voto per poi ritrovarsi al governo un premier dissanguatore come Monti che ha tutelato gli interessi dell’Europa e dell’euro, boicottando gli interessi primari dei cittadini. Ora siamo un paese in piena recessione, dove i consumi sono inesistenti e le produzioni scivolano sempre al negativo, per colpa della troppa pressione fiscale e dell’austerità messo in campo da Monti. E pensare che i soldi per pagare mensilmente i politici e i loro privilegi ci sono, ma per pagare le imprese che forniscono la pubblica amministrazione, quelli, purtroppo, non ci sono.