Categories: Cronaca

Anche un semplice caffè è un lusso. Monti e Casini non possono capire

ROMA-Quando sento monti e casini esultare sui risultati di questo governo dei tecnici, mi prende una certa rabbia che mi viene il voltastomaco. Due personaggi che ormai non riesco più a comprendere, uno è un professore che per sua fortuna guadagna bei soldi a fine mese, l’altro sta da trent’anni in parlamento e continua a presentarsi come il nuovo che avanza. È scontata la rabbia, anzi, aumenta quando poi senti gli altri politici che in questo momento sono in panico e sparano ottimismo inutile.
Poche sere quattro di noi eravamo usciti da una conferenza, decidiamo, dopo le tante puttanate dette da un gruppo di politici che noi avevamo ascoltato con la nausea sotto il naso, di concederci un caffè per addolcire la bocca e far passare il voltastomaco scaturite dalle minghiate udite. Mentre prendevamo il caffè si ragionava su quanti ne avevamo presi durante l’arco della giornata: portavamo tutti la media di cinque caffè. Facendo i conti ci siamo chiesti: è un lusso che non possiamo più permetterci. Infatti conti alla mano, cinque caffè al giorno a 0.80 cent, si traducono in 120 euro mensili. Un ragionamento mai fatto, che solamente quella sera abbiamo compreso in pieno. Certo, non saranno proprio cinque al giorno, ma uno più uno meno, i caffè, ci siamo detti, vanno diminuiti perché 120 euro al mese sono 240mila lire delle vecchie lire.
Il nostro ragionamento però ha portato dritti alla crisi economica e agli effetti che sta generando. Perché risparmiare i 120 euro del caffè, significa che si può pagare qualche tassa arretrata che Monti e Casini ci stanno chiedendo dallo scorso mese di novembre per finanziare le banche. Me la prendo con Casini perché è uno dei politici che più di tutti, insieme a Fini, vogliono di nuovo Monti alla guida di un governo. Purtroppo il nostro ragionamento sui costi del caffè ci ha fatto ben comprendere la situazione in cui viviamo e allo stallo dei consumi interni. Il ragionamento lo abbiamo esteso alle tante rinunce che stiamo facendo come cittadini per venire incontro alle esigenze di cassa della casta a cui servono tanti soldi per finanziare le loro attività politiche. Quindi il ragionamento è semplice: stiamo diminuendo i consumi dei carburanti, degli alimentari, del caffè, del vestiario, dell’auto, l’elenco è troppo lungo. Ma se i cittadini rinunciano a tutto perché sono pressati da una casta irresponsabile, Monti e Casini ci stanno prendendo in giro poichè la luce fuori dal tunnel si fa sempre più lontana, poiché ognuno rinuncia a qualcosa e la produzione si ferma generando mancanza di lavoro e disoccupazione. O siamo ignoranti noi semplici giornalisti, oppure questi signori non hanno capito niente perché le loro tasche sono piene e non possono capire in pieno come stanno riducendo i cittadini italiani.

Redazione

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